L’esperimento KOBE svela un nuovo sistema planetario
L'esperimento KOBE è un progetto improntato alla ricerca di esopianeti abitabili intorno a stelle nane K, e ha rivelato un nuovo sistema planetario.

Le stelle nane K si piazzano tra le nane G, calde e di dimensioni più grandi (come il Sole), e le nane M, fredde e più piccole. Le nane di tipo G sono state oggetto di lunghi studi per l’accoglienza dei pianeti, mentre le nane M si distinguono per la potenziale abitabilità di alcune zone. Le nane K rappresentano, dunque, una situazione di bilanciamento tra queste due categorie, proponendo condizioni più adatte per la formazione planetaria.
Gli scienziati coinvolti nell’esperimento KOBE, hanno monitorato la stella HIP 5957 (KOBE-1), per circa 3 anni, servendosi dello spettrografo CARMENES dell’Osservatorio di Calar Alto. Le misurazioni della velocità radiale hanno permesso ai ricercatori di intercettare due segnali planetari.
Questi sono stati classificati come esopianeti KOBE-1b e KOBE-1 c, che orbitano attorno alla stella ospite a intervalli differenti: 8,5 giorni per il primo e 29,7 per il secondo. Si tratta di una scoperta importantissima che potrebbe aiutare gli astronomi nella ricerca relativa alla formazione dei pianeti e alla loro potenziale abitabilità.

L’importanza della scoperta del nuovo sistema planetario e i progetti futuri
KOBE1-b e KOBE-1 c sono stati catalogati come super-Terre o mini-Nettuno, con dimensioni corrispondenti rispettivamente a 8,8 e 12,4 masse terrestri. Per quanto riguarda la loro composizione, non si sa ancora molto, anche se gli scienziati ipotizzano la presenza di nuclei rocciosi attorniati da atmosfere spesse.
L’esopianeta KOBE-1 c, ricevendo circa 3,9 volte la radiazione solare terrestre, suscita molta curiosità e viene posto nelle vicinanze del bordo della parte abitabile del sistema. Si potrebbero, quindi, avanzare alcune ipotesi sulla presenza di un’atmosfera adatta alla vita, anche se è indispensabile effettuare ulteriori ricerche.
L’esistenza del sistema planetario KOBE-1 rappresenta sicuramente un grosso passo avanti per lo studio degli esopianeti, correlato in particolare alle stelle nane K, essendo queste obiettivi fondamentali per la scoperta di pianeti potenzialmente abitabili. I progetti futuri, come LIFE (Large Interferometer for Exoplanets), potrebbero contribuire alla ricerca sulle atmosfere di KOBE-1 b e KOBE-1 c, attraverso immagini dirette. Il controllo ininterrotto della velocità radiale potrebbe, inoltre, svelare l’esistenza di più pianeti nel sistema.


