I dati del Copernicus Climate Change Service rivelano che gennaio è stato più caldo di 1,75°C confronto al periodo pre-industriale. La causa va ricercata nelle emissioni dei gas serra che provocano il surriscaldamento del pianeta. Le aspettative del mondo scientifico, dopo l’avvento del fenomeno La Niña, sono state deluse, poiché sono stati registrati livelli record o quasi di caldo.
Gli scienziati continuano a studiare per capire quali altre cause potrebbero provocare questo surriscaldamento. Ogni aumento di calore favorirebbe, infatti, la frequenza di eventi meteorologici intensi e violenti, identificati in forti precipitazioni, eccezionali ondate di calore e condizioni di grave siccità.
Secondo le dichiarazioni dell’oceanografo e climatologo tedesco Stefan Rahmstorf, si tratterebbe della prima volta che, durante l’evento La Niña, vengono registrate temperature superiori a quelle del fenomeno El Niño, suscitando non poche preoccupazioni.
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Gennaio 2025 da record: il più caldo mai registrato
Copernicus ha dichiarato che le temperature rilevate in alcune zone dell‘Oceano Pacifico Equatoriale farebbero presupporre un rallentamento nel processo di raffreddamento. Le temperature globali medie riferite agli anni 2023-2024 hanno oltrepassato il valore di 1,5° C, mettendo a dura prova il limite previsto dall’accordo di Parigi sulle condizioni atmosferiche, in merito al riscaldamento globale.
Secondo le previsioni dei climatologi, il 2025 sarà, dunque, il terzo anno più caldo di tutti i tempi. Copernicus si dedicherà al monitoraggio delle temperature degli oceani durante l’anno per fornire indicazioni sul comportamento climatico e sul surriscaldamento globale.
Gli oceani, infatti, assumono un ruolo fondamentale nella regolazione del clima: le acque più fredde assorbono maggior calore dall’atmosfera, abbassando le temperature. Nel 2023 e nel 2024 la superficie del mare ha registrato temperature molto calde: secondo i dati di Copernicus, quelle di gennaio sono state le seconde più alte rilevate negli ultimi tempi. Un record davvero significativo che apre un dibattito molto ampio sui cambiamenti climatici e delle conseguenze ad essi correlate.