Gran parte dell’universo risulta essere ancora sconosciuto e solamente la tecnologia ci permetterà di scoprire qualcosa di più su questi mondi così affascinanti e misteriosi. Questo è quello che sta cercando di fare uno dei più grandi telescopi appartenenti alla NASA, il quale è stato ribattezzato con il nome di James Webb.

Nel corso delle sue ultime osservazioni, questo avrebbe individuato qualcosa di strano che non può essere catalogato come uno dei pianeti del nostro Sistema Solare. Si è quindi optato per la descrizione di un esopianeta che è stato ribattezzato come GJ 1214 b, il quale è a circa 50 anni luce dalla Costellazione di Ophiuco e sembra essere leggermente più grande e della Terra anche se più piccolo rispetto a Nettuno.

Non è la prima volta che sentiamo parlare di questo pianeta, ma pare che qui si verifichi un’alternanza fra il giorno e la notte e che l’atmosfera consenta il passaggio di una grande quantità di luce. Secondo gli studiosi, potrebbe inoltre essere presente dell’acqua anche se, purtroppo, è ancora impossibile valutare la presenza di vita.

esopianeta GJ 1214 b nuova scoperta

Il lavoro del James Webb e la nuova scoperta

A rivelarci tutto questo uno dei telescopi più specifichi di sempre ovvero il James Webb che, per l’appunto, riesce a visionare tutto ciò che troviamo nello spazio grazie ad una tecnologia ad infrarossi. La sua visione è davvero molto dettagliata ed è proprio grazie a questa tecnologia che sono state fatte importanti scoperte su questo pianeta sub-nettuniano. Al momento sappiamo che si tratta di un corpo celeste molto simile ai pianeti che compongono il Sistema Solare e che nella sua atmosfera potrebbe esserci una grande quantità di carbonio.

Il telescopio Webb ha individuato 5 gemme cosmiche, utili per scoprire le origini dell’universo Il telescopio Webb ha individuato 5 gemme cosmiche, utili per scoprire le origini dell’universo

Sicuramente grazie all’individuazione di questo pianeta sarà possibile valutare molto meglio tutti gli altri corpi celesti come Venere poiché è possibile utilizzare dei sistemi di comparazione per studiare i due tipi di atmosfera. Questi studi sono iniziati in Giappone e anche in Arizona, anche se attualmente si trovano solo in una fase di sperimentazione iniziale.