L’intelligenza artificiale si sta affermando in ogni ambito della vita e secondo quanto riportato da un famoso documento noto come Generative AI At Work potrebbe diventare una valida alleata anche sul posto di lavoro. Questo perché una particolare categoria di lavoratori, coloro che si dedicano al servizio clienti, riescono a trarre vantaggio dall’utilizzo di questa risorsa.
Grazie all’AI, riescono a risparmiare molto tempo e a lavorare in maniera più significativa e produttiva. Questo andrebbe quindi a migliorare la qualità del lavoro poiché così facendo aumenta la produzione e vengono incrementate molte capacità che permettono di intraprendere un rapporto collaborativo anche con persone che parlano lingue diverse.
Tutto questo grazie a dispositivi tecnologici che hanno permesso il raggiungimento di questi obiettivi e che in un futuro non troppo lontano potrebbero affermarsi ancor di più. Grazie all’intelligenza artificiale, infatti, si risparmia tempo per quanto riguarda la scrittura di e-mail o in merito alla raccolta di dati che, altrimenti, dovrebbero essere raccolti manualmente dal lavoratore. Si va inoltre ad interrompere un circolo ripetitivo che potrebbe condurre il lavoratore allo stress, comportando il suo fallimento sul posto di lavoro.
In che modo l’intelligenza artificiale potrebbe favorire il benessere del lavoratore?
I ricercatori si sono quindi focalizzati sullo studio che vede come protagonista l’intelligenza artificiale e la sua capacità di favorire il benessere dei lavoratori. Coloro che lavorano nel settore del servizio clienti hanno quindi potuto vantare la presenza di un’assistente di chat in grado di portare a termine il lavoro di più di 5.000 persone. Sono quindi stati elaborati dei software da diffondere nelle varie aziende e ognuno di questo ha comportato un miglioramento non solo nella produzione e nella produttività, ma anche per quanto riguarda le condizioni di lavoro dei vari dipendenti.
I risultati però sono stati raggiunti anche sotto un altro punto di vista poiché tutte le persone prive di competenze hanno potuto apprenderne di nuove, mentre gli altri hanno ottenuto delle qualifiche che hanno portato il loro ruolo ad essere più preciso. A peccare un po’ il ruolo che l’intelligenza artificiale riesce ad avere sui lavoratori più esperti in quanto, in questo caso, la qualità del lavoro ottenuto è leggermente inferiore rispetto agli standard. In linea di massima però l’intelligenza artificiale ha comportato un miglioramento sul luogo di lavoro, anche se si tratta di uno studio che merita ulteriori verifiche prima di essere approvato.