All’alba dei tempi, l’uomo era in grado di azionare le proprie orecchie e comportarsi come la maggior parte degli animali, ovvero orientandole verso l’origine del suono e del rumore. A seguito dell’evoluzione della specie, però, questa capacità è andata persa poiché l’uomo non riesce più a controllare le sue orecchie, le quali captano i suoni rumori senza alcun tipo di movimento.

Questo è l’argomento dello studio che si è verificato presso l’Università di Saarland in Germania e che ha visto una stretta collaborazione con l’Università del Missouri. I ricercatori implicati nello studio hanno dimostrato come le nostre orecchie, in realtà, stiano facendo di tutto per potersi dirigere verso la fonte degli stimoli sonori alle quali sono esposte ogni giorno.

Alcuni ricercatori hanno infatti parlato di come siano presenti ben tre muscoli che potrebbero aiutare il movimento delle orecchie, i quali si sono rivelati molto attivi nel momento in cui queste percepiscono un suono. Questi muscoli sono stati studiati tramite un esame che viene definito come elettromiografia e hanno rivelato degli esiti davvero sorprendenti.

cinque elettrodi EMG sono stati posizionati sulle teste dei volontari per registrare i segnali

Lo studio sulle orecchie umane e sulla loro capacità di muoversi

Per verificare questa ipotesi, sono stati messi sotto esame 20 tedeschi privi di problemi a carico dell’apparato uditivo. Questi ricevevano dei segnali audio da una parte e molti altri suoni dall’altra, in maniera tale che si potessero descrivere due stimoli provenienti da fonti diverse. Ovviamente più l’esperimento andava avanti e più l’intensità dello stesso aumentava. È stato proprio in questo momento che i ricercatori hanno potuto evidenziare come i muscoli implicati nel movimento delle orecchie fossero particolarmente attivi a seguito di questi stimoli provenienti da diverse direzioni.

Allenare l’orecchio migliora l’udito Allenare l’orecchio migliora l’udito

Questa capacità purtroppo è andata persa, anche se si è stimato che il 20% della popolazione è ancora in grado di utilizzare questi muscoli per riuscire a muovere le orecchie, anche se in maniera molto ridotta rispetto al passato. Questi muscoli con il passare del tempo si sono indeboliti, ma lo stesso non si può dire per quanto riguarda il potenziale cognitivo che ci permette di portare a termine questa funzione. Allo stesso tempo, si pensa che studiare questo fenomeno potrebbe servire a curare tutte quelle patologie che hanno a che fare con l’udito, anche se ovviamente la strada da percorrere è ancora piuttosto lunga.