L’energia oscura non è altro che una forza della quale si hanno poche notizie che però potrebbe essere la responsabile della nascita dell’universo e della sua espansione a dir poco continuativa e molto veloce. Si tratta di un tema che ci lascia con particolari punti di domanda ed è proprio per questo che sono davvero tanti i dubbi che si hanno circa questo argomento.

Non è facile definire o comprendere questa sorta di energia che da sempre popola al mondo. A quanto pare, due scienziati avrebbero dedicato diverso tempo allo studio di questo fenomeno, prendendo in considerazione tutte quelle teorie scientifiche che potessero in qualche modo spiegarne le proprietà più importanti. Si tratta di Ivano Basile e Dieter Lüst della Ludwig Maximilians Universität München e del Max Planck Institute for Physics. Forse è proprio questa energia a offrire all’universo la connessione della quale ha bisogno. La soluzione più indicata di tutte potrebbe essere proprio quella che si basa su una teoria molto condivisa nella comunità scientifica e che prende il nome di teoria delle due stringhe. Di che cosa stiamo parlando?

energia oscura

La teoria delle stringhe e la nascita dell’energia oscura

Per cercare di descrivere tutto ciò che concerne l’energia oscura sono stati presi diversi riferimenti, ma al momento quello più valido e accentuato è proprio quello che risponde al nome di teoria delle stringhe. L’energia oscura di quale stiamo parlando può essere descritta come una parte dell’universo davvero molto piccola che però è in possesso di una forza così potente da riuscire a respingere la gravità, comportando un movimento accelerato di tutte le galassie.

DESI esplora il cuore dell’Universo alla ricerca dell’energia oscura DESI esplora il cuore dell’Universo alla ricerca dell’energia oscura

Questo significa che tutto quello che siamo abituati a percepire come vuoto è in realtà pieno di materia e particelle che si generano e si distruggono a vicenda, offrendo all’energia oscura la possibilità di agire contro la fisica. La teoria delle stringhe, quindi, prende come riferimento una dimensione dove lo spazio e il tempo vanno di pari passo, ma dove si possono contare una sola zona temporale e nove dimensioni spaziali.

Secondo gli scienziati, quindi, noi potremmo percepire solo una piccola parte di queste dimensioni, mentre tutte le altre, seppur resistenti, subiscono un processo di compattazione così intenso da risultare del tutto inesistente. Ovviamente, lo studio prevede ancora moltissimi approfondimenti e grazie alle ricerche che verranno intraprese in futuro si riusciranno a denotare ancora più caratteristiche circa le proprietà della materia oscura.