Il sesto sorvolo di Mercurio completato con la missione ESA/JAXA BepiColombo l’8 gennaio ha immortalato immagini straordinarie. Durante l’ultima “manovra di assistenza gravitazionale”, BepiColombo è passata a soli 295 chilometri dalla superficie mercuriana.
La panoramica ha permesso di avere una prospettiva sui crateri polari che si trovano perennemente in ombra. Queste zone sono state esplorate grazie alle telecamere di monitoraggio che sono riuscite ad immortalare i crateri Prokofiev, Kandinsky, Tolkien e Gordimer.
La loro perpetua oscurità suggerisce la presenza di ghiaccio d’acqua. È scoperta sorprendente, considerando che Mercurio è il pianeta più vicino al Sole. Si tratta di un vero e proprio mistero che BepiColombo si augura di risolvere entro il prossimo anno. Le immagini raccolte rivelano ombre profonde che si estendono sui loro fondi, suggerendo la presenza di ghiacci antichi.
Il Sole illumina Mercurio e le sue pianure vulcaniche
BepiColombo ha inoltre immortalato le immagini delle pianure vulcaniche settentrionali di Mercurio, tra cui la Borealis Planitia. Si tratta di una regione che si è formata circa 3,7 miliardi di anni fa mediante eruzioni vulcaniche che hanno sommerso dei crateri preesistenti. La lava ha levigato le superfici redendo le pianure “lisce”.
Un esempio delle trasformazioni geologiche è il cratere Mendelssohn che è stato parzialmente sommerso dalla lava. Un altro esempio è il bacino Caloris, il più grande cratere del pianeta, che si trova vicino alla Borealis Planitia. Esso presenta un diametro di oltre 1.500 chilometri in cui si propagano flussi di lava e depressioni lineari, che segnalano un passato dinamico da un punto di vista geologico.
L’obiettivo principale della missione ESA/JAXA consiste in un’analisi dettagliata della superficie, della magnetosfera e della struttura interna del pianeta. Le immagini ricavate gettano le basi per un futuro in cui è previsto l’inizio delle operazioni in orbita nel 2027.
La fase principale della missione BepiColombo potrebbe iniziare solo tra due anni, ma tutti e sei i suoi sorvoli di Mercurio ci hanno fornito preziose nuove informazioni sul pianeta poco esplorato. Nelle prossime settimane, il team di BepiColombo lavorerà duramente per svelare quanti più misteri di Mercurio possibile con i dati di questo sorvolo.
Geraint Jones, Project Scientist di BepiColombo presso l’ESA