Gli attuali vaccini antinfluenzali sono specifici per ceppo e di frequente inefficaci. Significa che è necessario modificare regolarmente la composizione di questi vaccini.
I virus dell’influenza aviaria sono particolarmente preoccupanti perché possono infettare più specie e portare a malattie imprevedibili e gravi. C’è un urgente bisogno di un vaccino antinfluenzale universale che fornisca protezione contro tutti i ceppi influenzali.
Questo è quanto scrivono gli esperti di una ricerca che come obiettivo quello di risolvere la questione. I nostri vaccini funzionano tramite la stimolazione del sistema immunitario. Insegnano al sistema immunitario a identificare i virus come estranei. Vengono innescati così anticorpi mirati alla proteina HA del virus.
Si tratta però di un approccio specifico per il ceppo: ha un’efficacia limitata. Non riesce a contrastare varianti inaspettate o deriva o cambiamento antigenico. La deriva antigenica consiste in piccole mutazioni graduali nelle proteine di superficie del virus dell’influenza. Esse permettono al virus di sottrarsi dal riconoscimento da parte del sistema immunitario nel tempo. Tale processo è il cambiamento più drastico. avviene quando due tipi di virus influenzali si combinano creando un ceppo nuovo.
COBRA: uno strumento contro l’influenza
COBRA è basato sull’intelligenza artificiale. Questo strumento analizza le sequenze virali storiche e circolanti per costruire un database. All’interno del database sono annotati tutti i cambiamenti che avvengono nelle proteine HA. Attraverso l’apprendimento automatico identifica gli epitopi virali conservati, diminuendo il rischio di disfunzione della sorveglianza immunitaria. Il team di esperti guidato da Xiaojian Zhang della Georgia University ha creato antigeni dell’emoagglutinina.
Gli antigeni di HA sono in grado di generare un’immunità estesa contro vari ceppi influenzali. Utilizzando coadiuvanti cGAMP, nei vaccini le risposte immunitarie contro infezioni sono risultate migliori. Questo metodo è stato testato su dei topi: la formulazione con i coadiuvanti ha stimolato una forte risposta anticorpale e l’inibizione di HA. I topi vaccinati hanno resistito alle infezioni, con un minima perdita di peso e influenza.
I risultati della ricerca sono promettenti. Molto probabilmente si arriverà alla produzione di un vaccino universale. Tuttavia, l’implementazione sugli esseri umani richiede ulteriori indagini cliniche.