Gli animali domestici sono tra i responsabili dell’inquinamento dell’industria zootecnica, che produce gas serra a causa dell’utilizzo di fertilizzanti e alla deforestazione per favorire il pascolo. Infatti, la maggior parte del cibo per i nostri animali domestici è di provenienza animale. La carne richiede una considerevole quantità di terreno, acqua ed energia. Quindi l’industria del pet food contribuisce implicitamente ai problemi legati all’allevamento di bestiame.
In una relazione del 2020 sono stati analizzato oltre 500 ingredienti impiegati nella produzione di alimenti per animali domestici negli USA. Tale indagine ha permesso di monitorare come questi abbiano un impatto ambientale. Gli esperti hanno stimato che per nutrire cani e gatti con diete vegane potrebbe ridurre in modo consistente le emissioni di CO2 e liberare le risorse. Nel caso dei cani significherebbe risparmiare 0,57 gigatonnellate di CO2 annuali. Tali emissioni supererebbero quelle del Regno Unito del 2023. Questa transizione permetterebbe di liberare terreni più ampi del Messico, migliorando biodiversità e stoccaggio del carbonio.
Il passaggio di tutti i gatti a diete vegane potrebbe 0,09 gigatonnellate di emissioni di CO2 all’anno. Verrebbero superate così le emissioni della Nuova Zelanda e verrebbero liberati terreni quanto la Germania. Inoltre l’energia liberata sarebbe in grado di sfamare circa 70 milioni di persone, la popolazione del Regno Unito.
Quali sono i vantaggi di una dieta sostenibile per i nostri amici pelosi?
Le diete vegane per i nostri animali domestici possono soddisfarne le esigenze nutrizionali, se ben bilanciate. Questo è possibile perché i moderni alimenti commerciali mescolano cereali e verdure con ingredienti di origine animali. A questi vengono aggiunti conservanti e correttori di sapidità.
In sostanza, soddisfare le esigenze alimentare di questi animali consiste nel fornire proteine, aminoacidi, vitamine e minerali. Tutto ciò può essere contenuto all’interno di diete vegane ben formulate. I pasti a base vegetale sono generalmente accettati dagli animali quanto quelli a base di carne. Questa transizione asseconderebbe gli sforzi gli sforzi per attenuare il cambiamento climatico, considerando le scelte per la cura degli animali domestici.