Da sempre le aurore boreali rappresentano un fenomeno abbastanza misterioso. Ma hai mai sentito parlare dell’aurora nera? Anelli oscuri si mischiano a ombre ombrose e macchie nere che vanno a contrastare i colori brillanti delle luci del nord e del sud.
Affinché si possa verificare questo fenomeno molto particolare, è necessario che concorrano diverse forze cosmiche e terrene. L’aurora nera, infatti, si verifica in presenza di condizioni opposte a quelle che vanno a determinare poi le aurore boreali, e da lì il soprannome “anti-aurora“.
Fenomeno dell’aurora nera: scopriamo di cosa si tratta
A studiare le aurore nere è stato un gruppo di ricercatori nel lontano 2001, i quali hanno utilizzato i dati della sonda Cluster dell’agenzia spaziale europea al fine di dimostrare che le aurore nere si verificano in parti della ionosfera che presentano delle zone con poche particelle cariche negative. Proprio in queste zone sono presenti delle strutture di potenziale elettrico caricate positivamente che vanno a respingere gli elettroni della ionosfera verso lo spazio piuttosto che attrarre gli elettroni in arrivo.
Di conseguenza, non vediamo le luci colorate classiche dell’aurora boreale, ma delle strane macchie di oscurità. “L’aurora nera in realtà non è affatto un’aurora; è la mancanza di attività aurorale in una regione in cui gli elettroni vengono ‘risucchiati’ dalla ionosfera”. Sono state queste le parole dichiarate dal Professor Goran Marklund, il principale autore dello studio che è stato poi successivamente pubblicato su Nature dall’Alfvèn Laboratory in Svezia.
Pochi anni fa, nel 2021 esattamente, altri ricercatori hanno approfondito il mistero dell’aurora nera, evidenziando la presenza delle piccolissime particelle di luce estremamente brillanti che si troverebbero a circa il 10% delle macchie di aurora nera. “Una macchia o segmento di arco di luminosità aumentata, nettamente più luminoso dello sfondo diffuso, che chiamiamo anti-aurora nera, può apparire adiacente all’aurora nera. L’anti-aurora nera ha forma e dimensioni simili e si muove sempre parallelamente all’aurora nera alla deriva, anche se può improvvisamente cambiare lato senza apparente motivo“. Queste ancora le parole dei ricercatori dell’ultimo studio effettuato sull’aurora nera nel 2021.