Cani ed esseri umani hanno iniziato a legare ancora prima di quanto possiamo pensare. Da sempre si dice che il cane è il miglior amico dell’uomo e su questo non c’è alcun dubbio. In molti però si sono chiesti, quando effettivamente questi abbiano iniziato a legare. A dare una risposta è stato un nuovo studio condotto da Francois Lanoe presso l’Università dell’Arizona.

Questa ricerca si è basata sulle prime relazioni avvenute tra i popoli indigeni delle Americhe ed i canidi che vagavano per la terra migliaia di anni fa. Lo studio, è stato poi pubblicato su Science Advances e si basa su resti archeologici che sono stati rinvenuti in Alaska.

umani e cani

Lo studio sull’antico legame tra esseri umani e cani

Un gruppo di ricercatori con a capo Francois Lanoè, professore associato di ricerca presso la Facoltà di Antropologia dell’Università dell’Alabama ha condotto questo interessante studio per spiegare l’origine del legame tra umani e cani. Secondo questa ricerca, la relazione tra esseri umani e cani potrebbe essere iniziata tanto tempo fa, ovvero circa 12.000 anni fa. “Ora abbiamo la prova che i canidi e gli esseri umani avevano strette relazioni prima di quanto pensassimo nelle Americhe“. Questo quanto affermato da Francois Lanoè, professore associato di ricerca presso la Facoltà e di Antropologia dell’Università dell’Alabama.

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Il punto di svolta è stato il ritrovamento di un canide adulto a Swan Point, un sito archeologico vicino a Fairbanks, in Alaska. Una datazione al radiocarbonato ha messo in luce un dato ovvero che l’osso apparteneva ad un canide vissuto all’incirca 12.000 anni fa, proprio verso la fine dell’era glaciale. Successivamente, ed esattamente nel 2023 sono stati effettuati ulteriori scavi a Hollembaek Hill, sempre in Alaska e questi hanno portato alla luce una mascella canina che risalirebbe a 8.100 anni fa.

Le ossa ritrovate hanno anche fatto pensare che questi cani potessero essere stati addomesticati da esseri umani. Sono state ritrovate anche delle tracce di proteine di salmone e questo ha fatto presupporre che i cani avessero mangiato pesce, fornito ovviamente dall’uomo. “Questa è la prova inconfutabile perché in realtà non stanno dando la caccia ai salmoni in natura”. Queste le parole di Ben Potter, noto archeologo presso l’Università dell’Alaska Fairbanks.