Meta, la parent company di Facebook e Instagram, si prepara a fare un grande passo verso l’energia nucleare per alimentare i suoi data center, confermando il crescente interesse delle Big Tech per soluzioni energetiche pulite e sostenibili. Con il recente progetto per un nuovo data center in Louisiana e il suo impegno a ridurre le emissioni globali di carbonio, Meta punta a integrare reattori nucleari nelle sue operazioni entro il 2030.

Come abbiamo visto nei mesi scorsi, il nucleare sta diventando sempre più centrale nella strategia di espansione delle capacità AI dei principali player del settore: anche Microsoft, Amazon e OpenAI hanno dichiarato di voler alimentare i loro data center usando un mix di centrali nucleari tradizionali e nuove tecnologie.

Anche Meta crede nei reattori modulari compatti

La scelta del nucleare da parte di Meta è una risposta diretta alle crescenti esigenze energetiche dei suoi data center, soprattutto alla luce dell’espansione dell’intelligenza artificiale e dell’elaborazione dei dati su larga scala. Secondo quanto dichiarato, Meta sta cercando fornitori con esperienza sia nei reattori modulari (Small Modular Reactors, SMRs) sia in quelli più tradizionali, anche se la preferenza sembra orientarsi verso i SMRs per la loro compattezza e flessibilità.

Questi reattori, capaci di produrre tra 1 e 4 gigawatt di energia, rappresentano una soluzione innovativa per le necessità di aziende come Meta. Per mettere in prospettiva, un singolo reattore nucleare tradizionale negli Stati Uniti genera circa 1 gigawatt, sufficiente per alimentare milioni di case.

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Il colossale data center di Meta che sorgerà in Louisiana

Meta ha già avviato la costruzione di un enorme data center in Louisiana, un progetto che potrebbe arrivare a costare oltre 10 miliardi di dollari. Il sito, alimentato principalmente da gas naturale, beneficia anche della presenza di due centrali nucleari nello stato, che forniscono tra il 12% e il 16% della sua energia. L’adozione del nucleare non solo rafforzerebbe l’infrastruttura energetica di Meta, ma ridurrebbe anche la dipendenza da combustibili fossili, contribuendo a una rete più diversificata e affidabile.

L'area in cui sorgerà il nuovo data center di Meta

Meta ha dichiarato che il nucleare sarà “cruciale per il passaggio a una rete elettrica più pulita, affidabile e diversificata”. Questa mossa si allinea con l’impegno dell’azienda verso fonti energetiche sostenibili, che già includono solare, eolico, batterie e geotermia. Tuttavia, il nucleare potrebbe rappresentare la chiave per fornire energia stabile e continua ai suoi data center, riducendo al contempo l’impatto ambientale. In questa fase, usare solo le fonti rinnovabili non è un’opzione praticabile.