Nuove immagini pubblicate dall’ESA hanno mostrato in modo più dettagliato l’intera superficie del Sole, almeno quella visibile. A distanza di milioni di anni, grazie alla tecnologia e alla ricerca, abbiamo una visione ancora più dettagliata del Sole. Le ultime immagini sono state piuttosto sorprendenti e sono state prodotte dalla missione Solar Orbiter.
Le osservazioni sono state effettuate il 22 marzo 2023 ad una distanza inferiore a 74 milioni di chilometri dalla nostra stella. A raccogliere queste immagini, due strumenti che si sono rivelati davvero molto utili, ovvero il Polarimetric and Helioseismic Imager (PHI) e l’Extreme Ultraviolet Imager (EUI). Questi strumenti hanno acquisito, in ben quattro ore, all’incirca 25 immagini individuali ed hanno messo in luce il disco solare che ha un diametro di circa 8000 pixel.
Nuove immagini del Sole, a svelarli la missione Solar Orbiter
Si tratta di immagini che non hanno precedenti, anche in termini di risoluzione ma non solo, anche nel fatto che riescono a fornire in modo simultaneo informazioni sulla fotosfera così come sui movimenti del plasma e sul campo magnetico.
A rendere ancora più interessante tutto ciò è il fatto che queste immagini ci mostrano la mappatura abbastanza dettagliata del campo magnetico solare in relazione a quelle che sono le macchie solari.
Quest’ultime rappresentano le zone più fredde e scure della fotosfera, che è il punto dove il campo magnetico raggiunge un’intensa massima. Ma non finisce qui, visto che le osservazioni effettuate con i due strumenti sopra citati, hanno anche permesso di poter individuare delle correlazioni tra i fenomeni della fotosfera e quelli della corona solare, mai osservati prima.