Negli ultimi giorni si sta purtroppo parlando molto di quanto accaduto in Spagna, ed esattamente a Valencia, dove una terribile alluvione ha provocato la morte di centinaia di persone. Il villaggio di Almonacid de la Cuba, ubicato nella provincia di Aragona in Spagna, sembrerebbe essere stato protetto da un’antica diga romana del I secolo d.C.

Stando a quanto emerso dalle immagini che stanno facendo il giro del web il maltempo in tale zona sembrerebbe aver provocato l’esondazione del fiume Aguasvivas con la successiva inondazione. Questa a sua volta sembrerebbe essere stata in parte contenuta proprio dalla diga romana appartenente ad un gruppo di dighe che i Romani hanno costruito in territorio spagnolo con l’obiettivo di limitare alcune problematiche legate alla disponibilità di acqua in tali zone.

Alcune informazioni sulla diga romana

Ma, cosa sappiamo sulla diga romana che ha protetto un villaggio dall’alluvione in Spagna? Questa è alta 34 metri e tra le dighe romani ancora oggi esistenti è la più alta al mondo. A differenza di altre però è stata sottoposta a lavoro di ricostruzione che l’ha resa differente da quella che era l’opera iniziale. In origine tale diga era composta da una struttura a tre archi mentre invece successivamente alla ricostruzione è diventata una diga a gravità. E quindi dotata di una geometria tale da riuscire a contrastare le pressioni idrostatiche dell’acqua presente a tergo del parametro murario.

Diga del Vajont: sessant’anni dopo il disastro Diga del Vajont: sessant’anni dopo il disastro

In altre parole possiamo dire che una diga di questo tipo, e quindi a gravità, è in grado di trasformare una forza orizzontale e quindi la spinta dell’acqua in una forza inclinata. E quindi in questo caso con una componente verticale. Questo consente alla struttura di non ribaltarsi e nemmeno di scorrere sotto la pressione dell’acqua.