La Mozilla Foundation ha recentemente annunciato un drastico ridimensionamento, con un taglio del 30% del personale che porterà alla chiusura delle divisioni advocacy e programmi globali. La notizia è stata diffusa attraverso un’email interna inviata dalla direttrice esecutiva Nabiha Syed e confermata da Mozilla in una dichiarazione ufficiale rilasciata a testate come TechCrunch e Engadget. Secondo Brandon Borrman, vicepresidente delle comunicazioni di Mozilla, questa riorganizzazione mira a rendere la fondazione più agile e focalizzata, ma comporterà inevitabilmente l’eliminazione di alcuni ruoli e progetti storici.
L’impegno per l’advocacy resta, ma si trasforma
Nonostante la chiusura della divisione dedicata all’advocacy, cioè l’avanzamento della difesa dei diritti digitali. Mozilla ha ribadito il proprio impegno su questo fronte. Borrman ha chiarito che l’advocacy resta un pilastro della missione della fondazione, anche se sarà necessario rivederne l’approccio per adattarsi a nuove sfide. “La ristrutturazione non elimina l’advocacy; al contrario, essa è ancora centrale per la nostra missione,” ha affermato Borrman, lasciando intendere che questa area verrà probabilmente integrata in altre attività.
Mozilla tra ambizioni globali e risorse limitate
La Mozilla Foundation, braccio no-profit del gruppo Mozilla, si dedica alla promozione di un internet aperto e sicuro, mentre la Mozilla Corporation, la controparte commerciale, si occupa dello sviluppo di prodotti come il browser Firefox. Già a febbraio, Mozilla aveva annunciato il licenziamento di circa 60 dipendenti, principalmente nel team di sviluppo, segnale di un riassetto che ora si estende a livello organizzativo.