I recenti incendi che hanno colpito il Brasile hanno danneggiato anche la savana tropicale. Un duro colpo dal quale però la savana sembrerebbe si stia riprendendo dato che dalle sue ceneri stanno già spuntando dei germogli verdi, segno questo dell’alta resistenza al fuoco da parte di queste praterie. Nel Brasile centrale è presente la savana più ricca di specie al mondo ovvero il Cerrado. Questa copre circa 2milioni di chilometri quadrati di terra e quindi un quinto di quella che è l’intera superficie del Brasile.
Questa savana si contraddistingue per quello che viene definito il suo superpotere. Di cosa stiamo parlando? Della capacità di resistere alle fiamme e alle alte temperature. E proprio a proposito di questo si è espresso l’analista ambientale Keiko Pellizzaro affermando:
Il Cerrado è una foresta invertita. Ne vediamo solo una frazione perché la foresta è tutta sotto i nostri piedi.
La rinascita di erbe e piante dopo gli incendi
Ma, come fa il Cerrado a resistere alle alte temperature del fuoco? Pellizzaro ha rivelato che proprio il profondo apparato radicale agisce come una vera e propria pompa. Viene infatti aspirata dell’acqua dalle falde acquifere mentre invece in superficie sia la corteccia degli alberi che è piuttosto spessa sia i gusci dei frutti agiscono da veri e propri isolanti termici.
Dopo solo un mese dagli incendi e grazie alle prime piogge piccole erbe e piante hanno iniziato a crescere ancora una volta, e anche in modo piuttosto rapido. Nuove foglie sono infatti comparse sugli alberi che all’interno del Parco Nazionale di Brasilia hanno preso fuoco carbonizzandosi.