Una ricerca davvero molto particolare e interessante è quella che porta la firma della professoressa di geografia Amy Hessl. Quest’ultima si sta occupando di esaminare in che modo gli alberi antichi riescono a registrare le prove legate a fenomeni meteorologici spaziali estremi. Tra questi ad esempio le esplosioni di radiazioni solari e le tempeste geomagnetiche. Per poter portare avanti la ricerca e soprattutto approfondire quella che è la connessione tra il meteo spaziale e gli anelli degli alberi la professoressa ha ricevuto dalla National Science Foundation oltre 202.000 $ di finanziamenti.
Ma, cosa sappiamo esattamente della ricerca? Questa si concentra soprattutto su quello che è il modo in cui le particelle energetiche solari riescono ad interagire con l’atmosfera terrestre e a produrre radiocarbonio che poi a sua volta viene assorbito dagli alberi. Il carbonio presente nell’atmosfera viene utilizzato di solito dagli alberi in fase di crescita per poter formare gli anelli e conservare allo stesso tempo una registrazione della passata attività solare.
Le tempeste solari registrate dagli alberi
Analizzare gli anelli degli alberi consente ai ricercatori di individuare degli eventi molto importanti, talvolta rari e gravi come quelli indicati con l’espressione eventi Miyake. La professoressa Hessl e il suo team tramite un attento studio stanno cercando di capire perché alberi che si trovano in diverse località o che appartengono a diverse specie possono assorbire in modo diverso il radiocarbonio. Gli studiosi impegnati nella ricerca si stanno occupando del confronto tra diverse specie con diverse strategie per la produzione di legno. Esattamente ad essere coinvolti nella ricerca sono il pino setoloso dello Utah, il cipresso calvo della Carolina del Nord e le querce che si trovano nei letti dei fiumi del Missouri.
Per poter effettuare la ricerca gli studiosi hanno prelevato alcuni campioni di carotaggio e utilizzato una tecnica definita datazione incrociata grazie alla quale poter identificare l’esatto anno in cui si è formato l’anello. Grazie al confronto tra gli eventi di Miyake e gli anelli degli alberi gli studiosi possono capire quindi in che modo le diverse specie riescono a registrare questi eventi particolarmente estremi.