WeRide, la compagnia cinese che sta ridefinendo la mobilità autonoma, ha recentemente svelato la sua ultima creazione: il GXR. Un robotaxi che non solo spicca per l’avanzamento tecnologico, ma fa anche un’impressione notevole per le sue dimensioni. Secondo i progettisti, è il più capiente veicolo autonomo di serie mai realizzato, un’affermazione audace, ma che sembra veritiera, dato il contesto.
Con i suoi 5.018 mm di lunghezza, un’altezza interna di 1.340 mm e un passo di 3.100 mm, il GXR sfida le convenzioni del design automobilistico. Non è il solito SUV o berlina, ma un MPV (Multi-Purpose Vehicle), un veicolo progettato per combinare funzionalità e comfort. Immagina un viaggio dove lo spazio non è mai un problema: ogni passeggero ha la sensazione di avere un’intera stanza solo per sé.
L’ottimizzazione dello spazio rivoluziona l’esperienza di viaggio
Il vero colpo di genio però è l’assenza del sedile anteriore del passeggero. Una scelta che non solo ottimizza lo spazio, ma trasforma completamente l’esperienza di viaggio, rendendo il GXR un veicolo che potrebbe sembrare, a prima vista, quasi futuristico. Ma la vera magia, ovviamente, risiede nella tecnologia. Con la guida autonoma di livello 4 sviluppata da WeRide, il GXR è equipaggiato con il Sensor Suite 5.6: oltre 20 sensori tra LiDAR, telecamere HD e moduli RTK. Una combinazione che permette al veicolo di “vedere” fino a 200 metri di distanza, affrontando anche situazioni complesse come il traffico denso o la guida notturna.
E come se non bastasse, WeRide ha appena siglato una partnership con Uber, portando la sua tecnologia sulla piattaforma di ride-sharing. Questo è solo l’inizio: il futuro della mobilità potrebbe davvero essere autonomo.