Non sono solo sequel e remake a farla da padrone negli ultimi tempi tra cinema e tv. Si stanno sviluppando moltissimi prequel, perché tornare indietro nel tempo in un periodo nostalgico anche a livello audiovisivo come quello che stiamo vivendo, sembra essere la strada più fruttuosa. Una formula che funziona perché permette di poter scegliere un nuovo cast – senza dover convincere i vecchi interpreti a prestare ancora volto e corpo ai personaggi rischiando di rimanervi appiccicati – e allo stesso tempo mantenere intatto il brand di base, già consolidato e di appeal per i potenziali spettatori, in sala o in streaming che sia. Su questa scia arriva al cinema Transformers One, dal 26 settembre dopo le anteprime del 21 e 22, distribuito da Eagle Pictures.
Fratelli coltelli
Transformers One non è solo il primo film interamente in animazione della saga tratta dall’omonimo brand di giocattoli Hasbro ma anche un’origin story. Un prequel che fa luce su una verità inedita: Optimus Prime e Megatron non sono sempre stati nemici giurati, bensì amici quasi fraterni, e Cybertron non è sempre stata così com’è. Le origini di tutto vengono raccontate in questa pellicola: i due protagonisti sono minatori, non conoscono il mondo “là fuori” e non possono trasformarsi. Non gli resta che sognare una vita migliore, ma a Optimus non basta più, convincendo l’amico a rischiare il tutto per tutto partecipando ad una corsa impossibile.
Il loro sarà un romanzo di formazione ricco di presa di consapevolezza e soprattutto dolore. Il dolore della fine di un’amicizia che per una serie di vicissitudini si tramuta nel suo opposto. D’altronde, si dice che odio e amore siano due facce della stessa medaglia. Non si può provare il primo sentimento se non si sia provato il secondo per quella determinata persona.
I Transformers come gli X-Men
Questo non può non portarci alla mente non solo la grande tragedia shakespeariana di Amleto e non solo storie di fratelli di sangue finite in qualcosa di peggio della semplice faida – Caino e Abele, Romolo e Remo – ma anche di amici divenuti nemici. Proprio come il sottotitolo italiano di un classico Disney che fa male al cuore, Red e Toby, o il destino nefasto di un altro classico molto amato, Scar e Mufasa de Il Re Leone. O soprattutto come due protagonisti di un altro franchise di culto che hanno caratterizzato l’ultimo ventennio. Stiamo parlando dei leader di due fazioni opposte, divenute tali per una visione del mondo diversa e alle volte contrapposta.
Il Professor Charles Xavier, padre putativo degli X-Men, i mutanti visti come mostri e freaks dal resto del mondo a cui Prof. X, dotato di un super controllo mentale, ha dato una casa all’Accademia da lui stesso fondata, la “scuola per giovani dotati”. Magneto (vero nome Max Eisenhardt oppure Erik Lehnsherr), che ha una visione diametralmente opposta su come i Mutanti si dovrebbero integrare nel mondo, oppure dovrebbero essere temuti, riesce a creare invece un gruppo di ribelli. L’idea dell’essere se stessi rigirata a proprio vantaggio, e che viene assuefatta dalla sete di potere e di controllo totalitario (una delle tematiche della pellicola animata). Non vi ricorda anche un certo Albus Silente che si scontrava con Gellert Grindelwald?
Optimus vs Megatron nel film prequel animato
Dunque un rapporto legato anche al clima sociale, proprio come quello tra Optimus e Megatron, che non si chiamavano ancora così: il primo esuberante e un po’ idealista, il secondo che cova un rancore che continua a crescere senza poterlo sfogare. Al momento di decidere il futuro di Cybertron, una volta scoperte le sue vere origini, i due fanno una scelta molto diversa e determinante per ciò che verrà. Lo stesso accadeva nel rapporto complesso tra Xavier e Magneto, tra Silente e Grindelwald, e così via.
Anche dietro le quinte c’è uno strano e curioso parallelismo dato che proprio due attori del Marvel Cinematic Universe hanno prestato le voci a due dei protagonisti di Transformers One: Chris Hemsworth e Scarlett Johansson, mentre a dare corpo e volto ai due leader dei mutanti sono stati, negli anni, rispettivamente Patrick Stewart e James McAvoy, Ian McKellen e Michael Fassbender. Tra l’altro lo stesso Charles nei fumetti ha un fratellastro di nome Cain Marko, alias ‘Fenomeno’, divenuto nemico dei Mutanti prima di redimersi.
Questa però non è una storia di redenzione, ma di una strada da cui, una volta imboccata, non si torna più indietro. Questo lo testimonia anche la scena post finale e quella post-credits, che aprono ad una possibile nuova trilogia guidata dal regista Josh Cooley. Non solo un nuovo modo di pensare i Transformers, non solo una storia inedita che mette sotto una nuova luce una delle relazioni più importanti del franchise ma una rivalità che nasceva da tutt’altro. Ed ora non potrà più tornare a ciò che era prima.