Il parlamento sudcoreano ha approvato una legge che criminalizza il possesso e la visione di immagini e video deepfake a contenuto sessuale esplicito, introducendo pene severe, tra cui il carcere e pesanti multe. Questo provvedimento è stato introdotto in risposta allo scandalo dei gruppi su Telegram, dove venivano creati e condivisi illegalmente deepfake sessualmente espliciti, suscitando indignazione pubblica e richieste di punizioni più severe.

Secondo la nuova legge, chiunque acquisti, conservi o guardi tale materiale rischia fino a tre anni di prigione o una multa fino a 30 milioni di won (circa 22.000 euro).

La legge attualmente in vigore punisce la creazione di deepfake con l’intento di distribuirli è invece punibile con cinque anni di carcere o una multa di 50 milioni di won. Quando la nuova legge entrerà in vigore, la pena massima per questa fattispecie aumenterà a sette anni, indipendentemente dall’intenzione di distribuire a terzi il materiale.

Il disegno di legge necessita ancora della firma del presidente Yoon Suk Yeol per essere definitivamente approvato. Secondo quanto riportato dall’agenzia Yonhap, la polizia sudcoreana ha gestito oltre 800 casi di crimini legati ai deepfake solo quest’anno, rispetto ai 156 dell’intero 2021, con vittime e autori prevalentemente adolescenti. Le autorità stanno anche indagando sul ruolo di Telegram nella distribuzione di questi contenuti illegali.

Il problema dei deepfake è di portata globale. Negli Stati Uniti, il Congresso sta esaminando diverse proposte di legge che permetterebbero alle vittime di deepfake non consensuali di fare causa e che criminalizzerebbero la pubblicazione di tali immagini, imponendo alle aziende tecnologiche di rimuoverle.