Come sopravvivono gli animali all’interno di ambienti particolarmente complessi? Questa è la domanda alla quale alcuni ricercatori hanno provato a dare una risposta. Ed il motivo è semplice, infatti sapere come fanno significa avere anche il modo di capire in che modo il cambiamento climatico globale potrà influenzare la fauna selvatica.
Nello specifico lo studio sopracitato si è concentrato su quattro diverse specie di gru scoprendo il modo in cui le migrazioni sono sintonizzate su ambienti complessi e allo stesso tempo imprevedibili. Lo studio in questione è stato pubblicato lo scorso 23 settembre sulla celebre rivista Proceedings of the National Academy of Sciences, e a condurlo invece sono stati gli scienziati del Max Planck Institute of Animal Behavior e della Yale University.
Il lavoro dei ricercatori e la scoperta effettuata
Per poter seguire i movimenti di 104 gru in Africa, i ricercatori si sono serviti di dispositivi di tracciamento GPS. Proprio tali dispositivi erano dotati esattamente di fasce GPS alimentate ad energia solare. Grazie ai dati di tracciamento ottenuti gli scienziati sono riusciti a scoprire le migrazioni intraprese dalle specie di gru. Esattamente hanno scoperto che alcune rotte migratorie superavano addirittura, tra andata e ritorno, ben 6.400 km. Oltre all’attraversamento di alcune catene montuose, deserti ecc…
I ricercatori hanno inoltre avuto modo di scoprire che lo spostamento delle gru è correlato a determinati aspetti legati all’ambiente. Ad esempio la presenza di colture o di specchi d’acqua. Secondo gli autori dello studio avere la possibilità di comprendere in che modo gli animali sono soliti interagire con l’ambiente che li circonda significa poter avere una visione piuttosto ampia di come riescono a sopravvivere all’interno di ambienti complessi. Ma non solo, significa anche poter sviluppare dei metodi per poter affrontare un doppio problema o una doppia crisi. Stiamo parlando del cambiamento climatico e poi ancora della perdita di biodiversità.