Marte non ha una forma sferica uniforme e questo è dovuto alla sua lunghezza, larghezza e altezza che hanno misure differenti, rendendolo di natura triassale. Questa caratteristica così particolare, insieme ai tipici rigonfiamenti topografici e alle vette più alte e alle fessure più profonde del Sistema Solare, rappresentano un vero e proprio puzzle.
Non solo, secondo l’astronomo dell’Osservatorio navale degli Stati Uniti Michael Efroimsky, ci sono delle prove evidenti che una grande luna era presente sul pianeta rosso e che ora non c’è più. In un articolo, ancora da sottoporre a revisione, l’astronomo indica il vasto rigonfiamento di Marte vicino all’equatore del pianeta chiamato Tharsis, che vanta tre dei più grandi vulcani del Sistema Solare.
Ci sono altre ricerche che suggeriscono, secondo Efroimsky, che una luna era presente da tempo e l’astronomo l’ha chiamata Nerio, dicendo che potrebbe essere responsabile della formazione del rigonfiamento. Attraverso alcuni calcoli, Efroimsky dimostra che se Nerio esistesse e fosse almeno un terzo delle dimensioni della nostra Luna, avrebbe potuto esercitare una forza per creare il rigonfiamento, che poi ha favorito la formazione di vulcani.
Una luna misteriosa
Ma quindi, cos’è successo a questa luna? Efroimsky ha una teoria piuttosto interessante: qualcosa si è schiantato su Nerio, e tutto ciò che è rimasto sono le lune marziane di oggi, Phobos e Deimos, che sono piccole e grumose. Ci sono già parecchie missioni attive per scoprire i misteri di Marte, da come ha perso la sua atmosfera iniziale, oppure il fatto che ci sia acqua nascosto nelle rocce polverose e così via.
Probabile che altri misteri saranno svelati quando il Giappone lancerà la sua missione Martian Moon eSploration, nel 2026, con l’obiettivo di studiare in maniera dettagliata Phobos e Deimos, raccogliendo campioni da Phobos per poi riportarli sulla Terra per approfondire tutti i dettagli. Qualsiasi siano i dati di questo progetto, saranno fondamentali per rispondere alle domande che Efroimsky ha sollevato nel suo articolo, in maniera tale da comprendere al meglio tutti i segreti di Marte.