Tenersi per mano anche se a chilometri di distanza potrebbe sembrare a molti una semplice fantasia o un sogno difficilmente realizzabile. In realtà però non è così, farlo potrà essere possibile grazie ad un particolare dispositivo sviluppato dai ricercatori dell’University College of London. Stiamo proprio parlando di un dispositivo in grado di imitare il tocco umano e che in futuro potrebbe consentire a coloro che, per diverse ragioni, si trovano a dover vivere a molti km di distanza di potersi tenere per mano ovviamente virtualmente.

Aptico bioispirato (BAMH) è il sistema utilizzato da tale dispositivo, indicato anche con la sigla BAMH, particolarmente importante anche perché in grado di migliorare la diagnosi di tutte quelle persone affette da perdita della sensibilità tattile. Sulle capacità legate a tale dispositivo si è espresso il professor Helge Wurdemann, autore dello studio, affermando che il sistema BAMH è in grado di migliorare la capacità dell’uomo di quantificare la sensibilità, e quindi quella che viene definita la minima intensità di stimolo richiesta all’uomo per poter percepire il tocco. Ma anche la “differenziazione degli stimoli nelle dita umane”.

Alcune informazioni sul dispositivo

Molti si staranno sicuramente domandando come funziona tale dispositivo, ed è a tale domanda che possiamo rispondere affermando che il sistema BAMH è in grado di stimolare i 4 recettori tattili che si trovano nella pelle dell’uomo. Ed esattamente in diverse aree delle punta delle dita. Wurdemann ha proseguito rivelando che il sistema sviluppato è in grado di produrre degli stimoli statici ma anche pulsanti in diversi punti delle punta delle dita. Il tutto fornendo anche un diverso livello di intensità.

Biologia sensoriale: individuati inaspettati recettori tattili umani Biologia sensoriale: individuati inaspettati recettori tattili umani

Lo studio in questione sostiene quindi che gli impulsi che vengono forniti dal sistema BAHM riescono a rientrare nell’intervallo di sensibilità 0-130 Hertz dei recettori tattili della pelle. In questo modo l’attivazione dei recettori tattili nelle diverse aree del dito e quindi anteriore, posteriore e laterale, si fa più precisa.