Deadpool & Wolverine ha indubbiamente fomentato il pubblico cinematografico lasciando intendere che un barlume di speranza per il Marvel Cinematic Universe persiste e permane. A voler essere onesti, il terzo film della trilogia dedicata a Wade Wilson ha messo a nudo, ancora una volta, le problematiche di scrittura orizzontale dei film prodotti da Kevin Feige, ma il forte fan service, già riscontrato in No Way Home con Spider-Man, ha obnubilato molti giudizi spingendo Deadpool verso l’Olimpo. Il botteghino gli sta dando ragione, così come il pubblico, pertanto ci limitiamo ad annoverare, di seguito, quelli che sono i cameo che hanno fatto sobbalzare i presenti in sala di scena in scena, dimostrando che l’obiettivo che si era prefissato l’ultimo film Marvel è stato raggiunto.
Dai Fantastici Quattro all’universo di Daredevil
Non potevamo non iniziare questa disamina partendo dal principale dei cameo. Chris Evans fa il suo ritorno nel Marvel Cinematic Universe e non appena si toglie il cappuccio fa sussultare tutti i fan in sala, perché il sogno di poterlo rivedere nei panni di Captain America non si è mai sopito. In realtà, però, Evans è tornato per urlare qualcosa di diverso, un grido di battaglia che non ha nulla a che vedere con Steve Rogers.
L’attore riprende il ruolo che era stato suo nel 2005 e nel 2007 nei film de I Fantastici Quattro, ossia quello di Johnny Storm; la sua apparizione è molto breve, ma tra tutti i cameo è forse quella più significativo, perché all’interno del Vuoto si dimostra utile per comprendere quali siano i piani di Cassandra Nova. Tra l’altro, Evans appare in alcuni footage del passato all’inizio del film, nei panni stavolta di Captain America, quando Deadpool entra negli uffici della TVA: un bel modo di rompere la quarta parete e far capire che Chris Evans, dopotutto, è un attore che ha interpretato più ruoli nello stesso universo. Robert Downey Jr, sei avvisato.
Proseguendo, senza voler necessariamente inanellare una sequenza cronologica, Deadpool & Wolverine non si sono minimamente preoccupati del ritorno di alcuni franchise nel Marvel Cinematic Universe. D’altronde, l’intenzione era quella di ironizzare molto sul passaggio di alcune IP da 20th Century Fox a Disney, preparando il terreno per il ritorno degli X-Men. Un discorso simile a quanto accadrà, d’altronde, con Daredevil, destinato a passare dall’ecosistema Netflix a quello di Burbank. Lo si capisce dal fatto che Wesley Snipes abbia ripreso il proprio ruolo di Blade, direttamente dal film del 1998, nonostante ci sia l’intenzione da parte della Casa delle Idee di riportare in auge il personaggio, apparso in un cameo alla fine di Eternals.
Vennero realizzati ben tre film, con l’ultimo distribuito nel 2004 e un secondo diretto da Guillermo del Toro (quello del 2002): erano altri tempi, era un’altra Marvel, come confermato anche dagli altri due personaggi che affiancano Blade. Il primo è Elektra, interpretata da Jennifer Garner, e il secondo è Gambit, che a differenza della collega fa il suo esordio nei panni di Channing Tatum.
I cameo al femminile
Elektra aveva avuto la propria pellicola nel 2005 diretta da Rob Bowman: il film seguiva le vicende di Elektra Natchios, per l’appunto, raccontando la sua vita da assassina su commissione, nel tentativo di sfuggire al suo passato oscuro e inseguire così un percorso di redenzione. Elektra nasceva come spin-off del film di Daredevil, distribuito nel 2003, nel quale il personaggio della Garner era già apparso: erano gli anni in cui Matt Murdock faceva il suo debutto grazie a Ben Affleck e il personaggio di Elektra, nonostante lasciasse presagire un grande successo, rappresentò un clamoroso flop, con gli incassi più bassi di quella che era un primo tentativo di creare un Marvel Cinematic Universe.
Passando, invece, a Gambit si tratta di un cameo celebrativo che non rievoca nessun progetto realmente esistente, bensì uno che non ha avuto fortuna: un film su Remy LeBeau, infatti, era in produzione, salvo essere stato cancellato nel 2019 dopo l’acquisizione di Fox da parte di Disney, che dinanzi al budget di 150 milioni di dollari decise di tirare i remi in barca. Personaggio relativamente giovane, il cui esordio risale al 1990, Gambit è parte della timeline degli X-Men, trattandosi di un mutante che usa le carte da gioco per caricarle di energia bio-cinetica per usarle contro gli avversari: nel 2009 era stato interpretato da Taylor Kitsch in X-Men le origini – Wolverine, nonostante la scrittura del personaggio fosse diversa.
Non sappiamo ancora quanto i giovani mutanti faranno il loro debutto nel Marvel Cinematic Universe, ma intanto il cameo di Dafne Keen ci ha risvegliato dal torpore nel quale eravamo caduti con Logan. La ragazza interpreta X-23, ragazzina che avevamo conosciuto nel 2017, in occasione della morte di Wolverine, all’età di undici anni e dotata degli stessi poteri dell’uomo di adamantio. A distanza di 7 anni, la Keen è tornata a dare vita a Laura, nonostante sia arrivata da un altro universo, ossia la Terra-17315, e ha ridato anche vita alle nostre speranze di poter vedere la nuova generazione degli X-Men.
E a proposito di generazioni, anche la vecchia è stata rappresentata da Tyler Mane, tornato per interpretare, anche se brevemente, Sabretooth dopo averlo fatto in X-Men nel 2000. Il personaggio nasce come rivale di Wolverine ed era apparso anche in X-Men Origins: Wolverine, ma interpretato da Liev Schreiber: in Deadpool & Wolverine, Marvel ha preferito ridare spazio e lustro al Sabretooth originale, così da permettergli di riprendere l’annosa sfida con Logan, risolta in maniera estremamente rapida.
Il team di Cassandra
Nel team che aggredisce i due protagonisti nel Vuoto troviamo anche Pyro, interpretato da Aaron Stanford: anche lui è figlio dell’universo degli X-Men, di cui era originariamente membro fisso, aiutato da Charles Xavier a gestire i propri poteri. Scelto di affiancare Magneto, Aaron Stanford aveva interpretato Pyro anche in X-Men: The Last Stand. Lo stesso Azazel, padre di Nightcrawler, è visibile alla corte di Cassandra Nova: interpretato da Jason Fleming nel 2011 in X-Men: First Class, il personaggio era stato cancellato da Marvel con un evento off-screen che raccontava la sua morte.
Magneto lo aveva annoverato tra i mutanti catturati dalla Trask Industries per essere uccisi ed esaminati e una foto del suo cadavere veniva poi recuperata da Mystica nello stesso film. In Deadpool & Wolverine il cameo è solo per il personaggio, perché l’attore che dà vita ad Azazel è Eduardo Gago Muñoz. Toad (Ray Park), Callisto (Dania Ramirez), The Russian (Kevin Nash) sono altri personaggi emersi dall’universo dei mutanti o, come nel caso del terzo, da quello di The Punisher, tutti al soldo di Cassandra.
La festa di Wade Wilson
Capitolo a sé lo merita Colosso, fondamentale fil rouge tra la trilogia di Deadpool e l’universo degli X-Men: il personaggio, infatti, è presente in entrambi i franchise, a partire dalla trilogia originale dei Mutanti, interpretato da Daniel Cudmore, finché Stefan Kapicic non è intervenuto per togliergli il posto. Il suo cameo è legato alla festa di compleanno di Wade, alla quale è presente anche Brianna Hildebrand nei panni di Testata Mutante Negasonica, già vista nei precedenti film di Deadpool insieme a Morena Baccarin (Vanessa Carlysle), Rob Delaney (Peter) Shioli Kutsuna (Yukio) e Lewis Tan (Shatterstar).
Ovviamente Ryan Reynolds non poteva tirarsi indietro dal coinvolgere amici e colleghi in ruoli strampalati, in alcuni casi anche non facili da riconoscere. Ne sono un esempio Blake Lively – la moglie di Reynolds, passata agli onori della cronaca dell’audiovisivo grazie al suo ruolo da protagonista in Gossip Girl, Serena van der Woodsen, e col ruolo di Bridget Vreeland nel film 4 amiche e un paio di jeans – che interpreta Lady Deadpool, ma anche Matthew McConaughey, che a sua volta dà vita a Cowboypool.
Entrambi sono perennemente mascherati, quindi impossibili da riconoscere, finendo per relegate entrambi a dei cameo quasi del tutto irriconoscibili se non per i titoli di coda. Con loro c’era anche Nathan Fillion nei panni di Headpool, una testa alla quale l’attore ha solo dovuto dare la voce, trattandosi di pura CGI: Fillion, tra l’altro, ha uno storico ricorrente nella trilogia de I Guardiani della Galassia, interpretando diversi personaggi tra cui Master Karja e qualche alieno imprigionato.
Chiudiamo la lista degli attori noti coinvolti con Henry Cavill nei panni di un Wolverine. Non era facile coinvolgere una delle figure più iconiche del mondo DC nel Marvel Cinematic Universe, ma anche in questa missione Reynolds/Deadpool è riuscito a trionfare, dimostrando che la quarta parete è un costrutto che possiamo agilmente distruggere e superare, soddisfacendo l’animo puro di qualsiasi lettore di fumetti. Deadpool & Wolverine è diventata, così, una vera e propria festa di amici e colleghi che Reynolds ha saputo riunire sul medesimo set e nella stessa pellicola, per la gioia dei fan.