Gli Stati Uniti hanno ufficialmente accusato TikTok di aver palesemente violato le leggi sulla privacy dei bambini. Il famoso social cinese è accusato di aver raccolto i dati degli utenti che hanno meno di 13 anni, avendo tra l’altro permesso agli stessi di poter aprire un account sulla piattaforma.
Per questi motivi, il Dipartimento di Giustizia e la Federal Trade Commission hanno aperto una causa civile in quanto TikTok ha violato il Children’s Online Privacy Protection Act. Ricordiamo infatti che la legge vieta ai siti web di raccogliere informazioni personali di età inferiore ai 13 anni, senza avere il permesso dei genitori.
L’accusa nei confronti di TikTok
Anche gli account che sono stati creati in modalità bambini, destinati agli utenti di età inferiore ai 13 anni, raccoglievano indirizzi email e informazioni personali. Non solo, TikTok e la società controllante ByteDance non hanno accolto le richieste dei genitori che hanno chiesto di rimuovere gli account dei propri figli. La causa civile viene dunque aperta per impedire a TikTok, che tra l’altro è accusata di recidività, di raccogliere e utilizzare dati privati degli utenti con meno di 13 anni senza il consenso dei genitori.
Già cinque anni fa, sempre negli Stati Uniti, ci fu un procedimento a carico dell’app musical.ly, che fu acquistata da ByteDance e poi fusa con TikTok. TikTok è già in causa con il Governo degli Stati Uniti in merito ad una legge che richiede alla rete sociale di essere ceduta ad una società non cinese. In sostanza, ByteDance ha tempo fino al 19 gennaio del 2025 per trovare un nuovo acquirente, ma la vendita appare pressoché impossibile, dato che anche il Governo cinese ha più volte ribadito di essere pronto a opporsi contro ogni tentativo di vendita di TikTok.
La questione relativa a TikTok mette in luce ancora una volta la forte preoccupazione relativa alla gestione dei dati personali da parte dei social, oltre all’importanza di proteggere i più giovani dalle minacce del web.