Ogni giorno è sempre più possibile assistere ad un crescente sviluppo della tecnologia, tanto che in alcuni ambiti e ambienti sembrerebbe essere pronta a sostituire l’uomo. A tal proposito non possiamo non menzionare il progetto portato avanti da Oxford Dynamics, startup britannica specializzata proprio in intelligenza artificiale impegnata nella progettazione di un robot in grado di sostituire l’uomo nello svolgimento di compiti pericolosi o svolti in ambiti piuttosto pericolosi.

Il progetto in questione è stato stipulato da Oxford Dynamics con il Ministero della Difesa del Regno Unito per 1 milione di sterline. L’obiettivo è proprio quello di migliorare la sicurezza in determinati ambienti. E di preciso in ambienti esposti a minacce nucleari, biologiche e chimiche. Ma non solo, anche in zone esposte a radiazioni e dove appunto l’esposizione dell’uomo potrebbe rivelarsi addirittura letale. Come lavora il robot? Semplice, prima raccoglie i materiali considerati appunto contaminati e successivamente li sigilla in dei contenitori per poter svolgere in seguito dei compiti semi-autonomi.

Saetta: il primo cane robot dell’Arma dei Carabinieri Saetta: il primo cane robot dell’Arma dei Carabinieri

Proprio utilizzando sistemi di tecnologia avanzata come ad esempio il radar e gli infrarossi si muove in ambienti difficili . Sulla questione si è espresso uno dei direttori della startup britannica sopracitata ovvero Mike Lawton il quale ha annunciato che l’obiettivo è quello di creare 100 o addirittura ben 10.000 robot Strider per poter migliorare la società.

Alcune informazioni sul robot Strider

La progettazione del robot Strider ha avuto inizio lo scorso mese di novembre e stando a quanto emerso dalle prime indiscrezioni la consegna al Defence Science and Technology Laboratory del Regno Unito dovrebbe avvenire entro il mese di settembre. L’azienda desidera inoltre migliorare la capacità del robot Strider integrando il software di intelligenza artificiale AVIS.

Questo è il nome di un sistema di ispezione visiva automatizzata che si basa proprio sull’intelligenza artificiale e che è in grado di rivoluzionare l’intero processo di ispezione. Questo è in grado di agire aumentando il volume di ispezione, riducendo i difetti mancanti e allo stesso tempo riducendo anche quelle che sono le spese operative e le spese di capitale.