Sono millenni che l’uomo con grande stupore e meraviglia osserva le aurore boreali rimanendone completamente incantato. Ma questi fenomeni celesti davvero affascinanti non tutti sanno che rappresentano anche un grande pericolo. Nello specifico, stando a quanto emerso da un recente studio, l’angolazione con cui la tempesta solare colpisce il campo magnetico terrestre e l’ora locale della notte durante la quale tutto questo avviene potrebbe comportare grandi rischi. Esattamente tale tempesta solare potrebbe distruggere cavi sottomarini e reti elettriche e addirittura anche le civiltà.

Quando il Sole arriva al massimo del suo ciclo possono verificarsi bellissime ed incredibili aurore boreali. Queste solitamente possono provocare l’interruzione delle comunicazioni radio ma niente di più importante. Anche se non sempre è stato così, ed infatti in passato è stato possibile registrare eventi più seri.

Northern Lights, l’aurora boreale filmata con un drone Northern Lights, l’aurora boreale filmata con un drone

Oggi la nostra avanzata tecnologia ci rende più deboli e maggiormente esposti al pericolo. Ma, quando si verificano le aurore boreali? Semplice, quando alcune particelle provenienti dal Sole riescono a raggiungere il campo magnetico terrestre. Questo di conseguenza piega il loro percorso verso i poli magnetici dove vanno ad ionizzare le molecole atmosferiche.

L’analisi effettuata dai ricercatori

Per poter portare avanti la ricerca sopracitata  il dott. Denny Oliveira del Goddard Space Flight Center della NASA nel corso di una recente intervista rilasciata a Frontiers News ha rivelato che insieme ai colleghi hanno confrontato sia gli orari sia gli angoli di 322 scosse che si sono verificate negli anni compresi tra il 1999 e il 2023 con le correnti indotte in un gasdotto in Finlandia, e di preciso a Mäntsälä.

L’analisi ha permesso di vedere che le correnti più forti si sono verificate quando il polo nord magnetico si trovava tra Mäntsälä e il Sole. E quindi intorno a mezzanotte. Mentre invece le correnti moderate si sono verificate quasi al tramonto, dopo l’impatto della perturbazione. Infine, le correnti più intense si sono verificate con maggiore frequenza intorno alla mezzanotte.

Nonostante ciò occorre comunque sottolineare che le scosse per viaggiare dal Sole alla Terra impiegano diversi giorni e riuscire a prevedere il loro arrivo con precisione non è facile. Ma secondo Oliveira comunque l’angolo di scossa può essere scoperto con un anticipo di due ore circa. Alla luce di quanto emerso da tale ricerca possiamo quindi affermare che se da una parte è vero che le aurore sono molto belle ecco che allo stesso tempo occorre anche sottolineare che possono rappresentare anche un grosso pericolo.