Mentre tempeste estreme, inondazioni, incendi, siccità, ondate di freddo e calore diventano sempre più frequenti e intense, si prevede che più della metà della popolazione del pianeta si sposterà in nuove zone climatiche entro la fine del secolo. Per aiutare a comprendere questi cambiamenti, una nuova mappa interattiva chiamata The Future Urban Climates permette di esplorare l’impatto climatico sulla propria città.

Dati scientifici e proiezioni climatiche

Utilizzando i dati del Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico (IPCC), l’ecologo spaziale Matthew Fitzpatrick, dell’Università del Maryland, ha abbinato 40.581 luoghi in tutto il mondo alle località che attualmente vivono il clima previsto per il 2080. Ad esempio, un viaggio nel Mississippi settentrionale oggi vi permetterebbe di percepire il clima che New York City dovrebbe sperimentare nel 2080. Tuttavia, nello scenario a basse emissioni, il clima futuro previsto si troverebbe molto più vicino a casa.

Tra 50 anni, le città dell’emisfero settentrionale diventeranno molto più simili alle città del sud“, spiega Fitzpatrick. “Tutto si sta spostando verso l’equatore in termini di clima in arrivo“.

Impatti globali e regionali

I cambiamenti climatici più estesi finora si sono verificati in Nord America, Europa e Oceania. La nuova mappa interattiva rivela come sarà il nostro mondo se queste tendenze continueranno fino al 2080, ma mostra anche cosa accadrà in uno scenario di emissioni più basse se riusciremo a cambiare le cose. Con un riscaldamento previsto di 6 °C, Washington è destinata ad assomigliare all’attuale Louisiana del Nord.

Più ci si avvicina all’equatore, ci sono sempre meno buoni riscontri per i climi di luoghi come l’America centrale, la Florida meridionale e l’Africa settentrionale“, avverte Fitzpatrick. Circa il 40% della popolazione mondiale vive in queste regioni equatoriali, dove oltre 3,3 miliardi di persone si stanno dirigendo verso un clima più estremo di qualsiasi altro luogo in cui viviamo oggi. Alcuni ricercatori temono che alcune zone dei tropici possano diventare inabitabili, poiché il nostro corpo non può tollerare eccessivi livelli di calore e umidità.

Le temperature dell’anno scorso hanno superato gli estremi previsti, e con nessun segno che i governi e le industrie stiano ponendo un freno significativo alle emissioni di combustibili fossili, è sempre più probabile che ci troveremo ad affrontare gli scenari più estremi delineati nella mappa.

Spero che questa mappa continui a informare la conversazione sul cambiamento climatico“, dice Fitzpatrick. “Sperò che aiuti le persone a capire meglio l’entità degli impatti e perché gli scienziati sono così preoccupati“.

Chi vuole può cercare la sua città e scoprire come cambierà il suo clima entro il 2080 visitando questa pagina web.