Si sta tanto parlando nel corso delle ultime ore di quanto annunciato lo scorso 2 luglio dalla NASA. Parliamo del contratto assegnato a SpaceX ovvero all’azienda aerospaziale statunitense Space Exploration Technologies Corporation, per il lancio nel 2027 di una piccola missione di astronomia a raggi gamma di classe Explorer o SMEX . Missione che verrà svolta a bordo di un Falcon 9.
Per entrare più nel dettaglio della questione, possiamo affermare che il lancio riguarderà la navicella spaziale Compton Spectrometer and Imager, indicata con la sigla COSI. E stando a quanto emerso dalle prime indiscrezioni, sembrerebbe che i costi legati al contratto per il lancio e per le attività ad esso correlate si aggirerebbero intorno ai 69 milioni di dollari.
L’obiettivo della missione
Qual è l’obiettivo della missione? Se questa è la domanda che ti stai ponendo, sono felice di poter rispondere affermando che la navicella spaziale in questione avrà il compito di rilevare raggi gamma morbidi provenienti da fonti presenti nella galassia e non solo. In realtà, la NASA ha selezionato la navicella spaziale Compton Spectrometer and Imager o COSI nel 2021 integrandola nel programma SMEX.
Il lancio era previsto per il 2025 ma solo in seguito la NASA ha deciso di rallentare i lavori e più nello specifico di estendere i lavori di progettazione della fase B per poterne ridurre i costi. Ciò di conseguenza per posticiparne il lancio che adesso, è previsto non più per il 2025 ma per il 2027.
COSI ha superato lo scorso aprile la revisione di conferma ma non è possibile definire con esattezza una stima reale dei costi in quanto la NASA non sembrerebbe aver rilasciato alcuna dichiarazione in merito. In realtà, non tutti sanno che il budget limitato ha provocato dei ritardi non solo con COSI ma anche con la sonda spaziale Ultraviolet Explorer indicata con la sigla UVEX. Infatti la NASA anche in questo caso ne ha posticipato il lancio che inizialmente era previsto nel 2028 al 2030.