L’arresto cardiaco improvviso a oggi segna la cessazione della vita di milioni di persone in tutto il mondo. Parliamo della SCD, ossia tecnicamente definita “morte cardiaca improvvisa”, per indicare la mancata funzione regolare cardiaca. Colpisce soggetti in varie fasce di età, talvolta anche persone sportive che non hanno avuto alcun sentore di un malfunzionamento cardiaco in corso.

L’attacco cardiaco improvviso generalmente porta il soggetto alla morte entro un’ora dai primi segnali. Un eventuale avviso potrebbe mettere in allarme una persona, la quale agendo tempestivamente potrebbe salvarsi la vita da un SCD.

Sicuramente, i soggetti avanti con gli anni, che soffrono di altre patologie come il diabete o non conducono una vita sana o fumano, sono di norma i soggetti più a rischio. Chi conduce una vita regolare, è giovane e si alimenta in modo sano, pratica attività fisica abitualmente, ha meno probabilità di essere colpito da infarto improvviso.

Quando succede, talvolta avviene perché vi erano delle situazioni pregresse sul funzionamento cardiaco che non erano state rilevate. Si tratta di una causa di morte improvvisa, che difficilmente trova una spiegazione in assenza di elementi in grado di allertare il soggetto del sopraggiungere di un infarto improvviso.

L’algoritmo che ti salva la vita: ecco come

I ricercatori stanno lavorando a una nuova tecnica, che basandosi su un algoritmo, potrebbe mettere in allarme l’individuo di un imminente infarto improvviso. Un avviso sullo smartwatch in un prossimo futuro potrebbe salvare la vita di migliaia di persone.

Arresto cardiaco: cifre preoccupanti ma il progresso è promettente in Italia Arresto cardiaco: cifre preoccupanti ma il progresso è promettente in Italia

Il gruppo di ricercatori finlandese dell’Università di Tampere ha creato questo algoritmo che si basa su una specifica metrica chiamata analisi della fluttuazione detrended, identificata con la sigla DFA2 a1. Questo, stando agli esiti della ricerca, è in grado di capire se ci sono dei cambiamenti nella variabilità della frequenza cardiaca e, in tal caso, segnalare alla persona il rischio imminente.

Tale messaggio di allarme potrebbe arrivare grazie ai dispositivi elettronici e digitali che usiamo quasi tutti, basterebbe una funzione in più dello smartwatch per potersi salvare la vita, chiedendo aiuto con l’arrivo dei soccorsi che riescono a precedere ed evitare l’evento nefasto.