Una sonda spaziale cinese è tornata sulla Terra portando con sé campioni provenienti dal lato più remoto della Luna, il cosiddetto “lato nascosto” del nostro satellite. Questa impresa segna un traguardo storico per la Cina, che è il primo Paese a riportare campioni dall’emisfero della Luna che non è mai visibile dal nostro pianeta.

La Missione Chang’e-6

La sonda lunare Chang’e-6 è atterrata martedì nella regione settentrionale cinese della Mongolia Interna, dopo una missione durata quasi due mesi. Un livestream trasmesso dall’emittente statale CCTV ha mostrato il modulo atterrare sotto un paracadute, segnando il successo di una missione tecnicamente molto complessa di, precisamente,  53 giorni.

La China National Space Administration (CNSA) ha definito la missione “un successo totale” e ha dichiarato che la sonda funziona normalmente. Questo traguardo segue la missione Chang’e-5 del 2020, che aveva riportato campioni dal lato vicino della Luna.

Raccolta di Campioni dal Bacino del Polo Sud-Aitken

All’inizio di questo mese, la Cina ha fatto atterrare una sonda senza equipaggio nel bacino del Polo Sud-Aitken, un gigantesco cratere sul lato estremo della Luna, dove i viaggi e le comunicazioni sono difficili. Il veicolo spaziale ha utilizzato un braccio robotico e un trapano per raccogliere 2 kg di campioni nel corso di diversi giorni. La sonda ha anche scattato foto della superficie e piantato una bandiera cinese.

I campioni dovrebbero fornire agli scienziati cinesi e di tutto il mondo nuove conoscenze sulla formazione del sistema solare e sulle differenze tra il lato lontano della Luna e quello più familiare rivolto verso la Terra.

Il rientro trionfale

Dopo essere partita dalla superficie lunare con il proprio lanciatore, la navicella è stata guidata da un satellite relè sulla via del ritorno e ha toccato terra in Cina alle 14:06 ora di Pechino (06:06 GMT), con il carico di suolo lunare e rocce. L’orbiter ha rilasciato il modulo di rientro con i campioni del progetto di esplorazione lunare entrando nell’orbita terrestre, prima di arrivare con successo nell’area pianificata.

Le ambizioni spaziali della Cina

Questo successo rappresenta un’altra spinta per le ambizioni della Cina nel campo dell’esplorazione spaziale. La potenza emergente ha investito ingenti risorse nel suo programma di esplorazione spaziale, nel tentativo di recuperare il ritardo rispetto a Stati Uniti e Russia. Pechino ha l’obiettivo di inviare astronauti sulla Luna entro il 2030.

Mentre Washington si affida in larga misura ai razzi del settore privato, compresi quelli della SpaceX di Elon Musk, per portare astronauti sulla Luna nei prossimi anni, la Cina continua a consolidare la sua posizione come una potenza spaziale emergente. Nel 2019, la Cina è diventata l’unico Paese ad atterrare sul lato più lontano della Luna, e l’attuale missione Chang’e-6 è stata la prima a raccogliere materiale da questa regione poco conosciuta.