Questa settimana, alcune fonti avevano suggerito che Apple si sarebbe potuta alleare con Meta per portare l’IA all’interno dell’ecosistema di prodotti della mela morsicata. Secondo queste voci, Apple avrebbe preso in considerazione l’idea di introdurre LLaMA, l’IA generativa di Meta, all’interno dei suoi iPhone. Ora però sappiamo che si tratta di una notizia, almeno in parte, infondata.
Effettivamente le due aziende hanno dialogato, per un po’. Ma la proposta sarebbe stata cestinata diversi mesi fa, a causa di gravi divergenze sullo sfruttamento dei dati degli utenti.
L’intelligenza artificiale secondo Apple
Apple ha presentato una serie di funzionalità di intelligenza artificiale alla Worldwide Developers Conference, inclusi strumenti per riassumere notifiche, trascrivere memo vocali e generare emoji personalizzati. Queste funzioni faranno il loro debutto sugli iPhone nel corso dei prossimi mesi. Non su tutti gli iPhone e non ovunque: verranno supportate solo dai modelli di ultima generazione, come gli iPhone 15 Pro e gli iPhone 16 che verranno annunciati a settembre; inoltre, almeno per ora la novità non arriverà in Europa – a causa delle norme restrittive dell’Unione Europea.
La tecnologia di Apple – scrive il giornalista Mark Gurman -, almeno per ora non è sofisticata come quella dei concorrenti. Per questo motivo, Cupertino ha passato gli ultimi mesi a cercare dei potenziali partner, per assicurarsi di non rimanere indietro rispetto ai concorrenti: Samsung, già con i nuovi Galaxy S24, ha puntato moltissimo sulle IA.
Sappiamo che Apple ha già stretto accordi con OpenAI e Google, per usare le rispettive IA sui suoi prodotti. Dunque, perché non dare una chance anche alla tecnologia di Meta?
Apple e l’IA di Meta: i dubbi sulla privacy
A dare la risposta è sempre Gurman. Secondo le fonti del giornalista di Bloomberg, la decisione di Apple di non procedere con Meta è dovuta, in parte, alla percezione che le pratiche sulla privacy di Meta non siano abbastanza rigorose. Del resto, l’integrazione delle IA a livello nativo è un tema delicato, che introduce delle nuove preoccupazioni: quando Apple ha annunciato una partnership con OpenAI, l’azienda che controlla ChatGPT, Elon Musk ha minacciato di eliminare i prodotti di Apple da tutte le sue aziende.
Proprio sul tema della privacy, Apple e Meta si sono scornate più volte in passato. Lo stesso Tim Cook aveva più volte criticato pubblicamente il modo in cui Facebook e Instagram trattano i dati degli utenti. Alla luce di questi dissidi passati, annunciare una partnership con Meta sarebbe stato impossibile da giustificare al pubblico.