Il rover Perseverance della NASA, attualmente in missione su Marte, ha recentemente raccolto campioni di roccia che potrebbero rappresentare la migliore prova finora trovata di una possibile vita antica sul Pianeta Rosso. Lo scienziato capo del progetto, Kenneth Farley del Caltech, ha espresso grande entusiasmo per i materiali conservati nei tubi di campionamento del rover, sia quelli ancora a bordo che quelli depositati sulla superficie marziana.
Scoperte molto promettenti nel Cratere Jezero
Perseverance ha raccolto diversi campioni di roccia mentre esplorava il cratere Jezero, un antico bacino lacustre che si ritiene possa aver ospitato condizioni favorevoli alla vita. Tra i campioni, uno in particolare ha attirato l’attenzione degli scienziati: denominato “Lefroy Bay”, questo campione contiene silice idrata, un minerale che sulla Terra è noto per la sua capacità di preservare tracce fossili di organismi viventi.
Secondo Farley, il campione di Lefroy Bay e altri due campioni della stessa unità – la “Margin Unit” – presentano abbondanti carbonati e silice, indicando chiaramente un ruolo dominante dell’acqua liquida nella loro formazione. Questo potrebbe implicare che Marte, oltre 3,4 miliardi di anni fa, ospitasse condizioni favorevoli alla vita microbica.
Importanza dei campioni e prossimi passi
La scoperta preliminare di questi campioni sottolinea l’importanza di riportarli sulla Terra per un’analisi dettagliata nei laboratori avanzati. La NASA sta lavorando a stretto contatto con l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) per pianificare una missione di ritorno dei campioni marziani, anche se questa impresa è attualmente sotto esame a causa dei costi elevati e delle complessità tecniche.
Nonostante alcuni problemi tecnici, come la perdita dei sensori del vento del Mars Environmental Dynamics Analyzer (MEDA) e difficoltà con il braccio robotico SHERLOC, Perseverance ha continuato a raccogliere preziosi campioni di roccia, regolite e atmosfera marziana. Finora, il rover ha percorso circa 27 chilometri e ha depositato 10 provette sigillate in un deposito chiamato “Three Forks” nel cratere Jezero.
Il cratere attualmente sotto esame, Jezero, con i suoi antichi delta fluviali e sedimenti lacustri, rappresenta un luogo ideale per cercare tracce di vita. Gli operatori del rover stanno lavorando per qualificare Perseverance a percorrere fino a 90 chilometri, permettendogli di esplorare ulteriormente il cratere e le sue caratteristiche geologiche uniche. Questo percorso permetterà al rover di campionare diverse tipologie di rocce e di studiare meglio l’ambiente marziano.
Mentre la missione Perseverance continua, gli scienziati attendono con impazienza i risultati delle analisi sui campioni raccolti. La possibilità di scoprire prove di vita antica su Marte rappresenta una delle sfide scientifiche più affascinanti del nostro tempo.