Akira Toriyama è deceduto, all’età di 68 anni, per via di un acuto ematoma subdurale, ovvero un versamento di sangue nello spazio compreso tra le meningi. Il triste evento è avvenuto il primo marzo ma è stato tenuto riservato fino ad ora, quando è stato svelato tramite una lettera ufficiale pubblicata da Studio Bird, la società da egli stesso fondato che si occupava dei suoi lavori (e non solo).
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— DRAGON BALL OFFICIAL (@DB_official_en) March 8, 2024
Cari Amici e Partner,
siamo profondamente rattristiti di informarvi che il creatore di manga Akira Toriyama è deceduto il primo marzo a causa di un acuto ematoma subdurale. Aveva sessant’otto anni.
E’ nostro rimpianto che avesse ancora diversi lavori in fase di realizzazione, a cui stava lavorando con molto entusiasmo. Inoltre, aveva molti altri obiettivi da realizzare.
Ad ogni modo, ci ha lasciato molti manga e opere artistiche a questo mondo.
Grazie al supporto di così tante persone in tutto il mondo è stato in grado di continuare le sue attività creative per più di quarantacinque anni. Speriamo che il mondo straordinario delle creazioni di Akira Toriyama continuerà a essere amato da tutti, per un lungo periodo di tempo.
Vi informiamo di questa triste notizia con gratitudine per la vostra gentilezza dimostrata durante la sua vita.
I commiati funebri si terranno in presenza della famiglia e di pochi congiunti. Seguendo il suo desiderio di tranquillità, vi informiamo rispettosamente che non accetteremo fiori, doni di condoglianza, visite, offerte o altro. In più, vi chiediamo di evitare di richiedere interviste alla famiglia.
I piani per la futura commemorazione pubblica non sono ancora stati decisi, e ve li faremo sapere non appena confermati. Vi ringraziamo profondamente per la vostra comprensione e supporto, come sempre.
Si tratta di un lutto devastante nel mondo del fumetto e della cultura pop: le avventure di Goku e compagni sono leggendarie in tutto il mondo e diverse generazioni sono letteralmente cresciute con loro, travalicando il confine della passione per i manga e divenendo parte dell’immaginario comune. Dragon Ball ha letteralmente ricreato il genere Shonen, e in un modo o nell’altro tutti i mangaka (ma anche tanti fumettisti occidentali) venuti dopo di lui sono rimasti influenzati dai suoi personaggi e dalle sue storie.
Da sempre appassionato di disegno (passione nata, si dice, dalla visione infantile de La carica dei 101), Toriyama nasce professionalmente come designer industriale: la sua perizia in merito si nota nella accentuata rappresentazione di macchinari, automobili e veicoli di vario genere all’interno dei suoi manga. Il suo “vero” stile, tuttavia, unisce alla pulizia del tratto anche un estro difficile da ingabbiare. Nonostante l’avviata carriera, ancora giovanissimo si lancia come mangaka vincendo alcuni prestigiosi premi e pubblicando le prime storie brevi, a cui seguirà il suo primo successo, la buffa commedia sci-fi Dr. Slump. Sarà poi con Dragon Ball – inizialmente ispirato blandamente a Viaggio a occidente – che raggiungerà il successo globale, coronato continuando le avventure di Goku nelle vicende che diventeranno poi Dragon Ball Z e tutto il franchise che ne consegue, tra seguiti ufficiali, film animati, spin-off, videogiochi e quant’altro. Una delle sue opere “minori”, Sand Land, ha visto recentemente una trasposizione animata, che diviene ora anche un videogioco omonimo.
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