Il cosiddetto “Doomsday Clock” (l’orologio del Giorno del Giudizio) ha raggiunto lo stato di 90 secondi alla mezzanotte (che rappresenta l’apocalisse). Nel suo nuovo aggiornamento è stata questa l’ultima iterazione di uno strumento simbolico che intende illustrare quanto l’umanità sia vicina a raggiungere una “catastrofe globale”. La lettura dell’orologio di quest’anno, spesso utilizzato da scienziati e specialisti di tecnologia militare per misurare la probabilità di un’apocalisse causata dall’uomo, è stata svelata durante un annuncio del Bulletin of the Atomic Scientists, un’organizzazione no-profit con sede presso l’Università di Chicago che tiene traccia delle minacce antropiche al mondo così come lo conosciamo, concentrandosi su tre aree di pericolo principali: rischio nucleare, cambiamento climatico e tecnologie emergenti.
La storia del Doomsday Clock
L’Orologio del Giorno del Giudizio è stato inizialmente progettato dagli scienziati che lavoravano al famoso Progetto Manhattan negli anni Quaranta. Il progetto, guidato da J. Robert Oppenheimer e descritto nel recente film biografico su Oppenheimer candidato all’Oscar, ha inaugurato l’era nucleare con la costruzione delle prime bombe all’idrogeno completamente funzionanti. Il Progetto Manhattan ha instillato una grande paura esistenziale in un certo numero di scienziati in esso coinvolti, spingendoli ad avviare il progetto dell’Orologio del Giorno del Giudizio, il Doomsday Clock appunto, come misura di quanto l’umanità sia vicina a disfarsi completamente. Da quando è stato svelato per la prima volta, su una copertina del 1947 della rivista Bulletin of Atomic Scientists (fondato nel 1945 da Albert Einstein e da scienziati dell’Università di Chicago che hanno contribuito allo sviluppo di armi atomiche per il Progetto Manhattan), l’Orologio del Giorno del Giudizio ha cambiato posizione solo 25 volte. Al momento della sua creazione, agli albori della bomba nucleare, l’orologio era impostato a sette minuti dalla mezzanotte, in netto contrasto con la sua posizione attuale, a 90 secondi. A quel tempo, ritenevano che l’ascesa della tecnologia delle armi nucleari fosse la più grande minaccia per il mondo e le prime versioni dell’orologio raffiguravano le conseguenze potenzialmente catastrofiche di una corsa agli armamenti nucleari tra gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica. Gli scienziati che si occupano dell’impostazione dell’orologio hanno spesso cambiato l’ora a causa di fattori come la globalizzazione e la distruzione del pianeta. A volte più vicino alla mezzanotte e a volte più lontano da essa, rappresentando la possibilità per le persone di apportare cambiamenti positivi, in effetti “riportando indietro l’orologio”. Il cambiamento climatico è una delle principali preoccupazioni che influenzano le lancette del Doomsday Clock dal 2007.
Il Bulletin of the Atomic Scientists mantiene l’orologio dell’apocalisse a 90 secondi dalla mezzanotte
L’orologio è impostato su un’ora particolare ogni anno, decisa dai membri del Consiglio per la scienza e la sicurezza del Bullettin, che si riunisce ogni sei mesi “per discutere gli eventi mondiali e reimpostare l’orologio se necessario“. Il consiglio è composto da scienziati e altri esperti nel campo della tecnologia nucleare e della scienza del clima, che “si consultano ampiamente con i loro colleghi in una vasta gamma di discipline” e con i membri del consiglio di sponsorizzazione dell’organizzazione, che comprende 10 premi Nobel. Gli scienziati e gli esperti alla guida del Bullettin hanno dichiarato che la decisione di mantenere l’orologio a 90 secondi dalla mezzanotte del 2024 – la stessa posizione che occupava nel 2023, la più vicina alla mezzanotte nella sua storia – è stata presa in quanto “i rischi dell’anno scorso continuano con ferocia ininterrotta” a rappresentare “un livello di rischio senza precedenti” per le società di tutto il mondo. Nel 2023, per la prima volta in tre anni, le lancette dell’orologio del Giorno del Giudizio si sono spostate in avanti fino a indicare 90 secondi alla mezzanotte, rispetto ai 100 secondi alla mezzanotte, dove erano rimaste dal 2020. L’inquietante salto di 10 secondi è stato motivato dalla guerra in corso in Ucraina, che all’epoca si stava avvicinando al traguardo di un anno dall’invasione della Russia, e dalla continua crisi climatica, oltre che da altre minacce causate dall’uomo.
Il 2023: guerra, cambiamenti climatici e sfide tecnologiche
Dal 2023 la situazione a livello globale è ulteriormente peggiorata: l’attacco di Hamas a Israele del 7 ottobre e la successiva guerra a Gaza, nuovi e pericolosi fattori ambientali, dato che la Terra nel 2023 ha vissuto l’anno più caldo mai registrato con poche azioni sostanziali da parte dei leader mondiali per affrontare il cambiamento climatico. Tra le altre questioni, che il Bullettin ritiene minacciose per la sicurezza del mondo, vi sono i progressi dell’intelligenza artificiale, che secondo gli esperti coinvolti nel settaggio del Doomsday Clock, “sollevano questioni su come controllare la tecnologia” che potrebbe migliorare ma anche danneggiare l’umanità.
L’ Intelligenza Artificiale influenza lo spostamento delle lancette
I progressi dell’IA, minacciano di avere implicazioni di portata globale se implementati in alcune applicazioni governative e militari. I leader mondiali si sono riuniti per risolvere questioni legate al Doomsday Clock come l’IA, con una serie di vertici delle Nazioni Unite che hanno cercato di istituire nuove regole e normative su questo software potenzialmente pericoloso. Se, per esempio, un programma di IA avesse accesso ai sistemi di lancio nucleare, gli esseri umani potrebbero teoricamente essere esclusi dal processo, facendo sì che i computer prendano il sopravvento a livello mondiale. Naturalmente, il team che sta dietro al Doomsday Clock ha anche fatto riferimento all’IA come a un salvatore dell’umanità, se implementata correttamente, in quanto la nuova e audace tecnologia potrebbe aiutare ad automatizzare processi difficili, riducendo altri fattori di rischio. Anche se l’intelligenza artificiale venisse usata responsabilmente da tutte le nazioni nucleari, sarebbe difficile riportare indietro l’orologio nel prossimo futuro, a causa delle guerre in corso, sostenute da nazioni che posseggono le armi nucleari, e dei cambiamenti climatici in corso, che hanno superato il punto di non ritorno.
L’avviso degli esperti: “Rispondete urgentemente a ciò che potrebbe essere il momento più pericoloso della storia moderna“
Nel comunicato pubblicato sul Bulletin, gli esperti che fanno parte dello Science and Security Board scrivono: “Oggi, ancora una volta, abbiamo fissato l’Orologio del Giorno del Giudizio a 90 secondi dalla mezzanotte, perché l’umanità continua ad affrontare un livello di pericolo senza precedenti. La nostra decisione non deve essere interpretata come un segnale di alleggerimento della situazione della sicurezza internazionale. Al contrario, i leader e i cittadini di tutto il mondo dovrebbero prendere questa dichiarazione come un avvertimento e rispondere con urgenza, come se oggi fosse il momento più pericoloso della storia moderna. Perché potrebbe esserlo.”
Come riportare indietro l’orologio
Un appello urgente alla cooperazione globale per affrontare le sfide che minacciano la sicurezza del mondo: secondo il board del Bullettin è da qui che bisogna ripartire per per far sì che le lancette non si spostino ulteriormente avanti. Gli autori sottolineano che, nonostante le differenze e i disaccordi tra le nazioni, è imperativo che i leader lavorino insieme per mitigare le minacce legate alle armi nucleari, ai cambiamenti climatici, ai progressi nelle scienze della vita, alle tecnologie dirompenti e alla corruzione dell’ecosistema informativo mondiale. Si evidenzia la necessità di un serio dialogo tra tre delle principali potenze mondiali – Stati Uniti, Cina e Russia – affinché assumano la responsabilità di affrontare questi pericoli. Gli esperti sottolineano che queste nazioni hanno la capacità di prevenire catastrofi globali e li esorta a agire con chiarezza, coraggio e tempestività. Il mondo può essere reso più sicuro. L’orologio può spostarsi dalla mezzanotte ma è necessaria un’azione concertata e ogni secondo è importante.
“Chiarezza, coraggio e senza indugi”: questo è il monito rivolto ai potenti del mondo
Con solo 90 secondi alla mezzanotte, l’appello urgente a Stati Uniti, Cina e Russia per avviare un serio dialogo e assumersi la responsabilità delle minacce globali diventa un imperativo cruciale per il futuro del nostro pianeta. Queste sono le righe finali del comunicato:
“Tutti sulla Terra hanno interesse a ridurre la probabilità di catastrofi globali causate da armi nucleari, cambiamenti climatici, progressi nelle scienze della vita, tecnologie dirompenti e corruzione diffusa dell’ecosistema informativo mondiale. Queste minacce, sia singolarmente che interagendo tra loro, hanno un carattere e una portata tali che nessuna nazione o leader può tenerle sotto controllo. Questo è il compito dei leader e delle nazioni che dovrebbero lavorare insieme nella convinzione comune che le minacce comuni richiedano un’azione comune. Come primo passo, e nonostante i loro profondi disaccordi, tre delle principali potenze mondiali – Stati Uniti, Cina e Russia – dovrebbero avviare un serio dialogo su ciascuna delle minacce globali qui delineate. Ai massimi livelli, questi tre Paesi devono assumersi la responsabilità del pericolo esistenziale che il mondo si trova ad affrontare. Hanno la capacità di riportare il mondo dall’orlo della catastrofe. Dovrebbero farlo, con chiarezza e coraggio, e senza indugio.
Mancano 90 secondi alla mezzanotte.”