Il 2023 sta per volgere al termine, e nel 2024 ci aspettano una serie di produzioni di tutto rispetto: eppure quest’anno ci ha lasciato ricordi indelebili per quanto riguarda alcuni film, serie tv, libri e fumetti, videogiochi. Forse perché sono proprio usciti in questo 2023, o magari perché una serie di fortunati eventi li ha fatti splendere quest’anno, abbiamo stilato una lista di opere che, secondo noi, dovreste recuperare nel 2024.
Non si tratta di prodotti che stiamo incensando per dovere di cronaca, o semplicemente perché ben visti dalla maggioranza di critica e pubblico, ma sono dei veri e propri consigli che i singoli redattori hanno voluto lasciare qui, nero su bianco, come una sorta di mappa, una todo list da spuntare non appena scatterà la mezzanotte. Buona visione/lettura/sessione.
Film
Mimì – Il Principe delle Tenebre
di Jacopo Fioretti
Ci sono delle voragini nel cinema italiano. C’è un cinema in Italia che si fa, ma non si esiste. Ci sono degli autori che lo sanno fare, ma che per l’industria non sono contemplabili. In Italia non c’è fantasy, non c’è fantascienza, non c’è un cinecomics che possa essere pop e non c’è horror. Quest’ultimo nonostante abbiamo un autore come Paolo Strippoli e, scoperta di quest’anno, un altro come Brando De Sica. Il consiglio 2023 è proprio Mimì – Il Principe delle Tenebre, il lungometraggio d’esordio del regista figlio d’arte. Un horror pieno di cinema che torna ad usare il genere come strumento di analisi sociale all’interno di un mondo che unisce italianità e un immaginario il cui accostamento ai nostri lidi sembra ancora un po’ sacrilego. Lo fa, rendendo due talenti come Domenico Cuomo e Sara Ciocca, i mostri, i freaks, al centro della storia. Un archetipo fondamentale, in disuso da noi e cercato di rianimare da Mainetti e Guaglianone e che nel film di De Sica non solo è presente, ma è evidenziato da un lavoro sul corpo straordinario, semanticamente ambiguo e conflittuale. Il mio consiglio è Mimì – Il Principe delle Tenebre perché, in virtù della sua natura maldestra e ossessiva, vuole creare un club per gli amanti, ridando una dignità alle voragini. Nel cinema italiano ce ne sono.
Serie TV
Scott Pilgrim: La serie (Netflix)
di Federico Vascotto
Forse la sorpresa più grande di questo 2023 – e che tutti dovrebbero assolutamente vedere – unisce serialità e animazione (giapponese) per un prodotto totalmente americano, anzi canadese, ovvero Scott Pilgrim: La serie (Scott Pilgrim Takes Off). Il creatore del fumetto di Scott Pilgrim Bryan Lee O’Malley (già diventato un film di culto nel 2010) torna sulla propria creatura e la ribalta, giocando e impressionando gli spettatori. Per la piattaforma streaming Netflix l’autore unisce il proprio talento a quello di uno studio d’animazione giapponese al fine di omaggiare gli anime e le loro caratteristiche e stilemi. Non solo: fa tornare per l’occasione tutto il cast vocale originale, i cui personaggi hanno molto più spazio in questa nuova versione della storia – e lo stesso avviene nella versione italiana, scelta estremamente apprezzabile e per nulla scontata – insieme ad un parterre di new entry di tutto rispetto e una marea di citazioni nerd, geek e dalla cultura pop. Insomma, la vera serie anime da non perdere del 2023.
Blue Eye Samurai (Netflix)
di Laura Della Corte
Per me, Blue Eye Samurai rappresenta un autentico trionfo nel panorama delle serie televisive del 2023, soprattutto tra le produzioni anime di Netflix. Fin dal suo lancio dell’1 novembre, ha conquistato il cuore del pubblico, emergendo come un fenomeno globale in tempi incredibilmente brevi. In poco più di due settimane, si è posizionato tra i primi dieci in ben 50 paesi e ha attirato l’attenzione con oltre 4,8 milioni di visualizzazioni nei suoi otto coinvolgenti episodi. Netflix lo celebra con orgoglio come una delle serie più apprezzate della piattaforma, riscuotendo riconoscimenti come la migliore produzione originale Netflix e la più straordinaria serie animata dell’anno. Cosa rende Blue Eye Samurai così speciale? Innanzitutto, la sua animazione è un capolavoro, realizzata dallo studio canadese Blue Spirit. Nonostante la sua origine non sia giapponese, l’estetica e l’ambientazione in Giappone hanno conquistato un vasto pubblico di fan in tutto il mondo. Questo anime, sebbene possa sembrare familiare con la storia di un samurai solitario alla ricerca di vendetta, offre una freschezza narrativa che ha ridefinito gli standard di Netflix. Il protagonista, Mizu, doppiato dalla talentuosa Maya Erskine, è un personaggio incredibilmente complesso che sfida le norme sociali e affronta le proprie battaglie interiori in un’epoca storica complessa come l’era Edo del Giappone. Ciò che più apprezzo è il modo in cui Blue Eye Samurai affronta temi di diversità e integrazione senza forzature. La trama si avvale dell’identità razziale del protagonista per decostruire il concetto di razzismo in modo coinvolgente e accessibile a un vasto pubblico.
Pluto (Netflix)
di Filippo Consalvo
I manga di Naoki Urasawa probabilmente non sono per tutti, ma tra questi Pluto è probabilmente quello più adatto per i novizi ad approcciarsi al mangaka giapponese e quello che meglio poteva prestarsi a un riadattamento anime; per questo motivo la produzione Netflix, che rende assolutamente onore all’opera originale, finisce di diritto in questa lista.
Pluto è molto più di un anime: è un trattato di filosofia, una profonda riflessione sui sentimenti, uno sguardo intimo sull’odio e sulla vita, travestito da storia fantascientifica ambientata in un futuro dove robot quasi identici agli umani ci mostrano come non importa cosa sei stato o cosa sei, ma solo cosa decidi di voler essere.
Frutto di una rivisitazione di un storia di Astro Boy, Pluto e i suoi otto episodi da un’ora disponibili su Netflix partono molto lenti, si evolvono timidamente seguendo un intreccio di misteri e colpi di scena e finiscono con un crescendo negli ultimi tre episodi da vivere tutti d’un fiato, sino a un finale che, come tutte le opere di Urasawa, lascia emotivamente provati e intellettualmente più maturi.
Inizialmente rilasciato solo in Giapponese con sottotitoli in Italiano, da poco è possibile guardarlo anche con un doppiaggio italiano di tutto rispetto con voci come Alberto Angrisano (Idris Elba, o Cid di FFXVI) e Christian Iansante, tra le altre, per quanto la versione originale rimanga un gradino superiore su diversi aspetti.
Qualora vi piacesse, su Netflix è disponibile anche Monster, altro capolavoro di Urasawa.
ONE PIECE FILM: RED
di Antonello Bello
Piombato nelle sale cinematografiche italiane prima in lingua originale e poi doppiato nell’italico idioma, ONE PIECE FILM: RED è un film d’animazione che racconta un tassello inedito – seppur non completamente canonico – dell’entusiasmante epopea piratesca imbastita da Eiichiro Oda. Indiscussa protagonista della pellicola è la giovane ed esuberante Uta, astro nascente del canto che, nonostante sia figlia del famigerato pirata Shanks “il Rosso”, detesta i corsari con tutte le sue forze e per mezzo delle sue canzoni vorrebbe creare una nuova epoca di pace per tutti i suoi fan. Dotata di un potere molto singolare, l’amica di infanzia di Monkey D. Luffy diverrà ben presto il bersaglio della Marina e degli stessi pirati che tanto odia, innescando una serie di “battaglie musicali” galvanizzanti e traboccanti di effetti speciali.
Complici i profondi testi cantati dalla giovanissima performer giapponese Ado, ONE PIECE FILM: RED è un vero e proprio invito alla pace che, oltre a intrattenere lo spettatore con melodie e animazioni di altissimo livello, cerca di trasmettere un messaggio e far riflettere su tematiche molto attuali.
Approdato nel 2023 sulle principali piattaforme di streaming, ONE PIECE FILM: RED è disponibile su Amazon in edizione home video grazie a Plaion, che oltre ai DVD e Blu-ray disc standard ne ha pubblicato anche una meraviglia edizione Steelbook ricca di cartoline e altri gadget esclusivi. Un tesoro assolutamente imperdibile per chiunque si professi un vero fan dell’opera.
Videogiochi
The Talos Principle 2
di Gianluigi Crescenzi
Quando il limite tra videogioco ed esperienza viene superato, quando mente e mani si uniscono, quando etica e moralità vengono messi in dubbio da semplici domande, e il tutto viene unificato da una serie di enigmi intelligenti, brillanti, e una narrazione fuori di testa, ecco che nasce The Talos Principle 2. L’ultimo gioco di Croteam è un inno alla conoscenza, ai valori, alla morale, e soprattutto al rispetto. Potrete giocare The Talos Principle 2 anche senza aver necessariamente completato il primo capitolo (nonostante sia molto consigliato, soprattutto per entrare dapprima nel contesto). Verrete messi nei “panni” di un androide, il millesimo nato per la precisione, che fa parte si una “nuova umanità”, in seguito all’estinzione della razza umana organica. Non sono robot automi che “credono” di essere umani: loro sono umani. Vi destreggerete nella risoluzione di enigmi molto elaborati, che vi costringeranno a ragionare per vie traverse, e che vi lasceranno spesso a bocca aperta, così come verrete affascinati e ammaliati dalle varie location che scoprirete in questo lungo viaggio. Un videogioco che è più di un videogioco, uno di quelli che escono una volta ogni 20 anni e di cui, senza saperlo davvero o forse senza ammetterlo, al giorno d’oggi abbiamo tremendamente bisogno. Un tripudio splendido di filosofia, stimolazione mentale, atmosfera, e insegnamenti.
GranBlue Fantasy Versus Rising
di Marco Lucio Papaleo
In uno speciale dedicato alle “perle nerd” del 2023 non possono certo mancare i videogiochi, data l’incredibile quantità di bei titoli pubblicati dalle software house: in mezzo a tanti nomi sulla bocca di tutti, però, mi piace farmi alfiere di qualcosa che potrebbe – ingiustamente – sfuggire ai più. Negli ultimi anni stiamo assistendo a una vera e propria rinascita del genere dei picchiaduro a incontri, e il 2023 è stato spettacolare su questo versante: non c’è momento migliore di questo per (ri)scoprire un genere che ha plasmato gli anni ’90 ed è più divertente e accessibile che mai. Oltre a Street Fighter 6, Mortal Kombat 1 e Tekken 8, vi invitiamo ad attenzionare Granblue Fantasy Versus Rising, sorta di remake dell’originale titolo del 2020 sviluppato dagli specialisti di Arc System Works e pubblicato da Cygames come spin-off della saga di JRPG Granblue Fantasy. Perché dovreste giocarlo? Semplicemente perché racchiude tutto il meglio del genere, infiocchettato in una confezione accattivante e, per di più, gratis! Ma andiamo per gradi. Si tratta di un classico picchiaduro a incontri, in grafica poligonale caratterizzata da un cell shading che lo rende, di fatto, un anime interattivo. Ben ventotto i combattenti selezionabili, distinti in vari stili di gioco più o meno abbordabili a seconda della vostra esperienza col genere e le vostre attitudini personali. Giocabilissimo, tecnico il giusto (con diverse aggiunte al gameplay rispetto alla precedente versione) e con una curva di apprendimento levellata alla perfezione: i comandi semplificati, inoltre, permettono a tutti di fare le mosse speciali da subito. Sono presenti minigiochi, un ricco storymode in stile beat’em up a scorrimento con elementi RPG… e come dicevamo prima, volendo si può giocare gratis. A differenza dei concorrenti, che hanno offerto delle limitate versioni demo, Cygames propone anche una versione “Free” del titolo, che permette di giocare Arcade Mode, parte dello Story mode e il VS (anche online) senza vincoli, con il protagonista sempre disponibile e altri tre personaggi giocabili a rotazione settimanale. Davvero un ottimo modo per entrare nel loop e, se ci si appassiona, decidere poi, eventualmente, di acquistare il gioco completo. Provatelo! Lo trovate su Steam e PlayStation Store.
Lies of P
di Roberta Pagnotta
Tra i titoli più sorprendenti di questo ricchissimo 2023, Lies of P non può mancare in questa selezione di film, serie TV, libri e videogiochi da recuperare nel 2024. La splendida fiaba oscura di Neowiz Games reinterpreta in maniera virtuosa le avventure di Pinocchio, confezionando un souls-like divertente e appagante, dotato di un grande carisma e di un immaginario incantevole capace di omaggiare con grande cura i capolavori di Hidetaka Miyazaki. Assolutamente imperdibile per gli amanti delle opere di FromSoftware, ma anche per chi non ha molta dimestichezza con i souls-like ed ha intenzione di tentare un primo approccio con il genere con un’opera più accessibile rispetto ai vari Dark Souls e compagnia, ma comunque ugualmente affascinante ed impegnativa.
Alan Wake II
di Simone Lelli
Simbolo di un ritorno gradito dai fan, ma anche di un progetto che più volte è stato bloccato o trasformato, alla fine Alan Wake è riuscito a tornare e lo ha fatto in grande stile. Non avrà certamente il gameplay più profondo, ma la storia che racconta, il metodo che utilizza e soprattutto il modo in cui si prende certe libertà è qualcosa di raro all’interno del panorama. Certamente quest’anno sono usciti molti giochi interessanti, ma se ce n’è uno che si è distinto particolarmente, questo è il lavoro di Remedy.
Fumetti
Le Vacanze di Donald
di Davide Mirabello
Questo fumetto, ad opera di Federico Bertolucci e Frédéric Brrémaud, è la sintesi della massima espressione del potenziale Disney. I due autori prendono ispirazione dalle storie animate degli anni Cinquanta di Paperino, alle prese con la fuga dalla città, e con la vita in mezzo alla natura. Questo fumetto riadatta quel ciclo di cartoni animati, mettendoci dentro tutti gli elementi caratterizzanti: dagli orsi, a Cip e Ciop. Il tutto viene fatto attraverso un racconto fumettistico senza dialoghi e balloon. Sono solo le immagini delle vignette a narrare gli eventi. Attraverso questa scelta narrativa, Bertolucci e Brrémaud riescono a esaltare la bellezza del fumetto come strumento di racconto e comunicazione. Le Vacanze di Donald è una storia tutta da godere, tra divertimento, qualità narrativa e di disegno altissima, ed una lezione: la narrazione esclusiva per immagini può essere la più potente e suggestiva forma d’intrattenimento.
Libri
Blackwater
di Alessio Vissani
Chiunque, anche i non amanti della letteratura di genere, in questo inizio anno sarà rimasto incuriosito da alcuni piccoli libri dalle straordinarie copertine. Dei volumi così ben fatti che anche se non si aveva la curiosità nel leggerli, comunque potevano fare arredamento all’interno di una casa o libreria. Si tratta del caso editoriale più curioso e affascinante del 2023: la saga dei 6 libri di Blackwater, scritta da Michael Mcdowell, edita da Neri Pozza. Prima di addentrarci nell’analisi dell’opera uno sguardo alla trama. Siamo nel 1919, le acque nere e minacciose del fiume sommergono la cittadina di Perdido, Alabama. Come gli altri abitanti, i ricchissimi Caskey, proprietari di boschi e segherie, devono fronteggiare il disastro provocato dalla furia degli elementi, ma il clan, capeggiato dalla potente matriarca Mary-Love e dal figlio devoto Oscar, dovrà anche fare i conti con un’apparizione sconvolgente. Dalle viscere della città sommersa compare Elinor, donna dai capelli di rame con un passato misterioso e un oscuro disegno: insinuarsi nel cuore dei Caskey. Di base sembrerebbe una trama fin troppo lineare ed è proprio la sua semplicità di scrittura, ma sempre stuzzicata da piccoli sconvolgimenti e misteri in ogni capitolo, ad attirare pubblico. Sappiamo benissimo che un libro non si dovrebbe mai giudicare dalla copertina, ma qui parliamo di un livello talmente superiore (come operazione commerciale) che è da fare gli applausi alla casa editrice: realizzare un edizione economica in paperback con delle copertine così curate è stato uno dei punti vincenti della saga. Tuttavia non c’è solo una bella copertina, ma anche una notevolissima storia che quando fu scritta (metà anni ottanta) probabilmente non è riuscita ad ottenere il successa che meritava. Se vi piacciono le storie familiari, con ambientazione gotica, che vi tengono con il fiato sospeso fino all’ultima pagina, la saga di Blackwater è scritta per voi. Un ritmo incalzante che vi farà divorare i volumi uno dopo l’altro (tutti libri al massimo di 250 pagine), con innumerevoli colpi di scena e i misteri nascosti che potranno tenere incollati il lettore in ogni pagina. Poi a fine 2023 è uscito anche il cofanetto edizione deluxe che contiene tutti e sei i volumi in uno speciale box con la medesima grafica straordinaria: altro da aggiungere?
Divini Rivali
di Chiara Giovannini
Scegliere un solo libro per descrive il 2023 letterario è stato davvero difficile ma non menzionare Divini Rivali di Rebecca Ross sarebbe stato improponibile. Il romantasy che ha conquisto le vette del New York Times e anche le classifiche italiane è approdato nelle librerie nostrane grazie a Fazi Editore. Edizione semplice, pulita ed elegante per un romanzo che sa conquistare e commuovere fin dalle prime righe. Un fantasy che privilegia la relazione romantica tra Iris e Roman ed il loro scambio epistolare sul worldbuiling della storia ma che trova in questa scelta la sua arma vincente. Se siete stufi di leggere fantasy ricchi e persino troppo fitti di scene spicy fuori contesto leggete Divini Rivali, l’eleganza grazie alla penna di Rebecca Ross è di casa.