Una soluzione inedita per l’Italia è rappresentata dall’introduzione del primo cane robot dell’Arma dei Carabinieri. L’obiettivo è quello di salvaguardare la sicurezza del personale impegnato in diverse operazioni, al fine di difenderlo da situazioni pericolose. La tecnologia lavora al servizio delle istituzioni, assegnando il cane robot in un primo periodo al Nucleo Artificieri di Roma.
Il suo nome “Saetta” nasce dal simbolo collocato sulle fiancate delle automobili, che vengono utilizzate dai Carabinieri per intervenire sul campo. I rischi connessi ad un lavoro così imprevedibile saranno ridotti, privilegiando la sicurezza.
Un cane robot per agevolare le operazioni dell’Arma dei Carabinieri
Il nuovo cane robot chiamato Saetta è un’invenzione che si integra al personale dell’Arma dei Carabinieri e alle unità cinofile, senza rinunciare a chi è già impiegato nelle operazioni più rischiose. Fare ricorso alla tecnologia del cane robot è un vantaggio che quindi non comporta il taglio di personale. Tutelare i posti di lavoro diventa sempre più importante, in un’ottica in cui non si può rinunciare a chi si impegna quotidianamente per ottenere dei risultati che possono migliorare il tessuto sociale.
Ed è proprio per portare un valore aggiunto alla società che il primo cane robot dell’Arma dei Carabinieri semplifica le operazioni, anche quelle più complesse. Saetta, infatti, può spostarsi persino su terreni non accessibili ai veicoli dotati di ruote o di cingoli. Percorrere strade che altrimenti non sarebbero raggiungibili è un notevole vantaggio. Le azioni che l’innovativo cane robot può svolgere sono senz’altro preziose non solo per le istituzioni, ma anche e soprattutto per l’intera comunità italiana.
La mobilità di Saetta non si limita ai terreni impervi, ma riguarda pure altre situazioni che richiedono velocità e prontezza di riflessi. Il nuovo cane robot è in grado di aprire le porte in maniera autonoma, salire e scendere rampe di scale, rimuovere ostacoli, ed effettuare operazioni rischiose.
La sicurezza del personale e dei cittadini prima di tutto
Mettere al centro la sicurezza del personale dell’Arma dei Carabinieri e dei cittadini è da sempre un imperativo. Per questo, il primo cane robot che opera in Italia a livello istituzionale è progettato per la rimozione di qualsiasi tipo di ordigno, tra cui i petardi di grosse dimensioni, i quali diventano fonte di pericolo per i cittadini a Capodanno. L’eliminazione degli ordigni sarà effettuata tramite il braccio robotico di cui è dotato Saetta.
Attraverso una mappa dei luoghi, creata da Saetta, si potranno individuare esplosivi e agenti chimici e radiologici, comprese le tracce apparentemente impercettibili. Equipaggiare il personale che non può spostarsi sarà un altro punto a favore dell’innovativo cane robot.
Il controllo del cane robot che agisce come supporto alle istituzioni avverrà ad una distanza massima di 150 metri tramite l’utilizzo di un tablet. L’efficacia e l’efficienza delle operazioni saranno in continuo progresso. Si potranno svolgere un maggior numero di attività, che diversamente risulterebbero difficili, se non impossibili.
La sicurezza dei cittadini è ancora più importante in missioni istituzionali di grande rilevanza, in cui i pericoli possono moltiplicarsi e sfuggire al controllo. Tra queste, possiamo annoverare eventi imponenti come il Giubileo del 2025. In occasione di questa ricorrenza, l’Arma dei Carabinieri si potenzierà con l’aiuto del cane robot Saetta, per garantire la sicurezza di milioni di persone che si troveranno a Roma.