Anche Insomniac Games ha sofferto di un grave leak, che ha portato a svelare il sipario sui programmi della compagnia per la prossima decina d’anni. Si tratta di una problematica che sta diventando drammaticamente diffusa tra gli studi di sviluppo di videogiochi. Nel novembre 2020, un gruppo di hacker ha utilizzato un ransomware contro Capcom, rubando più di un tera di informazioni dai server dell’azienda: spoiler sui giochi in uscita, contratti, file informativi di vario genere, codici sorgenti, informazioni sensibili. Nel febbraio del 2021 è successo qualcosa di simile in casa CD Projekt RED, mentre anche SEGA e Nintendo hanno subito attacchi e furti di questo tipo, negli ultimi anni. Per non parlare di quanto successo a Rockstar Games, che si è vista sottrarre, tra le altre cose, file e spoiler importanti riguardo a GTA VI, tra cui, recentemente, il teaser trailer, risultando costretta a rilasciarlo prima del tempo. Spesso gli hacker chiedono degli onerosi riscatti: il tentativo di estorsione a Insomniac è stato di cinquanta Bitcoin, ovvero circa due milioni di dollari.
Molto più che una bravata
A volte il leak non viene portato avanti con intenzioni truffaldine, ma come semplice azione dimostrativa o bravata: negli ultimi anni se ne sono visti diversi, dal roster di Tekken 8 rivelato anzitempo all’ormai leggendario trailer di presentazione interno di Hogwarts Legacy trapelato nel lontano 2018. Si tratta, comunque, di eventi in qualche traumatici per il mercato, perché vanno a modificare lo status quo del marketing sui relativi titoli, senza contare la baraonda di aspettative sfalsate che si vengono a creare. La parte più grave, ad ogni modo, è la possibile condivisione online di dati sensibili dei dipendenti delle compagnie coinvolte: chiaramente non interessano il grande pubblico degli appassionati di videogiochi ma possono essere rivenduti in maniera losca e pericolosa, proprio come avvenuto ora nel caso di Insomniac, che aveva tra le migliaia di file presenti negli 1.7 tera di dati rubati anche dati fiscali e personali (come documenti d’identità) che potrebbero essere stati venduti a terzi. È singolare come più si spinga sulla cybersicurezza e vengano utilizzati e fatti firmare blindatissimi accordi di riservatezza a volte la segretezza venga bucata in maniera così relativamente semplice.
Pur condannando fortemente quello che più che un semplice leak è stato un vero e proprio atto di estorsione, non possiamo non commentare anche quanto fuoriuscito dalle indiscrezioni sul materiale in lavorazione, perché ci fornisce un’idea abbastanza chiara di come Sony sta improntando i lavori sui prossimi anni di esclusive PlayStation, che sembrano portare avanti la “tradizione” dei grandi action game esclusivi che tanta fortuna hanno portato al brand negli anni. Se Insomniac (tra i più grandi Studi esclusivamente dedicati alla console nipponica) si dedicherà a questo genere da qui ai prossimi dieci anni, è probabile che accadrà lo stesso anche con Naughty Dog o Guerrilla Games, per dire. Da qui in poi scopriremo e analizzeremo insieme quanto trapelato: ci saranno rivelazioni e spoiler sui prossimi giochi in programma non ancora annunciati e sulle caratteristiche del videogioco dedicato a Wolverine di prossima uscita.
Rovistando tra i file è stata ritrovata una vera e propria roadmap relativa ai titoli in uscita nei prossimi anni da parte dello studio: chi si chiedeva come sarebbero proseguite le saghe di Marvel’s Spider-Man e Ratchet & Clank ora può togliersi la curiosità, perlomeno a grandi linee. La lista non è aggiornata da diversi mesi e sappiamo benissimo che i programmi cambiano, soprattutto calcolando che l’unico titolo finora formalmente annunciato è Wolverine, che ci aspettavamo già per il 2024 (calcolando che è stato annunciato due anni fa) e invece è previsto per l’anno fiscale 2026, il che probabilmente indica un’uscita primaverile o autunnale in quell’anno solare. E prima di allora? Possibile che rimarremo senza nuovi giochi targati Insomniac? Ecco il piano, non ancora annunciato: uno spin-off dedicato a Venom, probabilmente dell’estensione del capitolo “1.5” della saga, quello dedicato a Miles Morales. Resta da vedere, ad ogni modo, chi sarà l’ospite del simbionte in questo capitolo, viste le molteplici rivelazioni che abbiamo visto nel finale di Marvel’s Spider-Man 2. Su Terra-1048 il canone è diverso in molti punti da quello classico, ma perché no? Potrebbe essere la volta buona per Eddie Brock, magari fronteggiando in maniera classicissima Carnage. Alcuni rumor e interpretazioni basilari dei primi documenti trapelati sembravano puntare in direzione di un gioco sullo Spider-verso, praticamente inglobando i personaggi dei film animati di Sony Pictures in questo universo narrativo (o il contrario?)… del resto nei film il videogioco fa una sorta di cameo! E, sempre parlando di amichevoli arrampicamuri di quartiere, il terzo capitolo canonico dovrebbe arrivare addirittura nel 2028, dunque sicuramente -anche- su PlayStation 6 (o come si chiamerà).
Un elemento interessante che sta facendo discutere è che nel luglio del 2021 l’allora presidente di SIE, Jim Ryan, e Isaac Perlmutter, “l’uomo che vendette Marvel alla Disney” allora ancora in carica come alto dirigente di Marvel Entertainment, hanno stretto un accordo, ancora valido, che non solo rinnovava il sodalizio per la realizzazione di videogiochi sui supereroi della Casa delle Idee tramite l’ausilio di Insomniac, ma l’espansione in merito all’universo videoludico dei Mutanti, di cui Wolverine sarebbe solo l’alfiere. Almeno tre i titoli previsti sul supergruppo, il primo dei quali in progetto per il 2030. Oltretutto, titoli maggiori e presenze eccellenti ed esclusive sarebbero a totale beneficio di Sony, quindi proprio come successo per Spider-Man, vedremmo Wolverine e gli altri mutanti solo su PlayStation sia in caso di titoli AAA che di DLC (ricordate il caso di Spidey all’interno del Marvel’s di Crystal Dynamics?), e questo almeno fino al 2035. Questo, ad esempio, potrebbe risultare problematico per un nuovo Midnight Suns o un inedito Marvel VS Capcom (così come per una riedizione), ma staremo a vedere.
In tutto ciò, nonostante i risultati di vendite non esaltanti dell’ultimo (comunque bello) capitolo di Ratchet & Clank, è previsto un ritorno del dinamico duo nel 2029: il mercato per allora sarà cambiato in maniera oggi imprevedibile, quindi difficile immaginare come sarà questo nuovo soft-reboot di una saga così classica, che farà tuttavia da apripista per una ipotetica nuova IP prevista per il debutto nel 2031-2032… ma stiamo praticamente parlando di fantascienza impossibile da prevedere, a distanza di dieci anni.
Parlando nello specifico di Wolverine, è stata leakato l’intero plot del videogioco, che non vi riporteremo: il gioco fungerà da starting point dell’universo mutante, narrando le origini di Logan, che ripercorre la sua storia confrontandosi con un nemico storico (Mr. Sinister) e trovando una riluttante alleanza con Sabretooth e una singolare partnership con Jean Grey. Sono trapelati in rete una vera e propria demo build per PS5 Dev Kit e un paio di video: uno presenta spezzoni vari con brevi momenti d’azione e animazioni dei modelli dei personaggi, ma tra le altre cose ci mostra che anche Jean Grey sarà giocabile, a un certo punto dell’avventura (probabilmente in sezioni simili a quelle di Mary Jane nei giochi di Spidey). Il secondo filmato presenta un menù con due scenari, il primo dei quali ci viene mostrato in pieno e vede Wolverine investigare un litigio avvenuto con Mystique di cui non ha memoria. Logan è dotato di alcune abilità investigative basate sui suoi sensi, quindi ci saranno sezioni “alla Batman Arkham” anche se la build era ancora palesemente una alpha di un paio d’anni fa, con ampi margini di miglioramento. Elemento singolare: vedremo il personaggio sia vestito in borghese (con tanto di cappello da cowboy) che con il classico costume giallo-marrone, in un avventura che sembrerebbe suddivisa a livelli sequenziali, piuttosto che in un open world / free roaming, con diverse ambientazioni, dal Canada al Giappone.
Leggi anche: