Se si deve festeggiare una festività di solito si mette un film speciale, non per forza legato alla specifica celebrazione in questione. Se ci pensate è una delle cose che sta incredibilmente sopravvivendo a tutto (e quando diciamo “tutto” non è assolutamente un modo di dire visto cosa è successo negli ultimi 4 anni). Questo articolo viene scritto dal 4 dicembre 2023 ed è incredibile verificare come sia già partito tutto l’iter organizzativo di avvicinamento al Natale a suon di film da vedersi. Forse abbiamo tutti bisogno di ricordarci qualche rituale che ci faccia sentire come se il mondo avesse ancora un senso.
Comunque, dicevamo, se si deve festeggiare una festività di solito si mette un film speciale. Uno in grado di rappresentare qualcosa per chi lo sceglie e per coloro con cui si vuol condividere la celebrazione, che, nel caso ci cui stiamo per parlare, sono la Warner Bros. e la generazione X. Per occasione dei suoi 100 anni, infatti, della casa di produzione hollywoodiana ha deciso di riportare sul grande schermo I Goonies in versione restaurata 4K, ovvero il film che segnò per sempre l’immaginario dei nati tra gli anni ’60 e gli anni ’80 (e anche un po’ gli anni ’90), nelle sale il 4, 5 e 6 dicembre. La pellicola era tornata al cinema già nel dicembre del 2019, l’idea di portarla di nuovo basta da sola a far capire come il pubblico abbia sempre voglia di rivivere un appuntamento che definire speciale è forse poco.
Forse abbiamo tutti bisogno di ricordarci qualche rituale che ci faccia sentire come il mondo non sia ancora finito.
Sono passati quasi 40 anni dall’uscita originale della pellicola diretta da Richard Donner, basata su una sceneggiatura di Chris Columbus tratta a sua volta da un soggetto di Steven Spielberg (che è stato anche produttore), e parliamo ancora di uno tra i film d’avventura più importanti di sempre del cinema nordamericano, in grado di coniugare fantasia, eroismo, amicizia e crescita. Un racconto universale perché ha saputo parlare di tematiche essenziali, riuscendo a comprendere fasce di età trasversali e a far sentire protagonisti dei più grandi romanzi anche i più piccoli.
L’archetipo della visione postmoderna spielberghiana: riuscire attraverso il cinema a trasformare in realtà ciò che lui da piccolo guardava sul piccolo schermo o leggeva sui libri. Un modo straordinario di festeggiare qualcosa, no?
L’eredità de I Goonies
L’eredità de I Goonies non si è mai esaurita del tutto. Esponente di un punto di raccordo di due età (la nostra e quella lì) che non finiscono mia di dialogare, rincorrendosi attraverso volti, battute, costumi, inquadrature e immagini. A testimonianza di questo legame basti pensare al fatto che nella lista dei titoli annunciati nel giugno dell’anno scorso da Disney+ figura The Goonies Our Time, serie televisiva originale ispirata agli eventi del film originale. Se non siete ancora convinti vi possiamo anche dire che dal 2010 (25 anni dall’uscita del film) ad Astoria, Oregon, ogni 7 giugno si festeggia il “Goonies Day”.
Per l’amore ancora legato ai volti della pellicola invece, lasciando da parte la carriera folgorante di Josh Brolin e quella meno di impatto di Sean Austin (il quale ha però partecipato ad una trilogia leggermente importante), basti pensare a quello legato, ancora oggi, a Ke Huy Quan (ne abbiamo scritto qui) prima con la vittoria agli Oscar grazie al suo ruolo in Everything Everywhere all at Once e poi nella seconda stagione di Loki. Un attore che dopo la sua partecipazione ad Indiana Jones e il tempi maledetto e al film di Donner è sparito dalla scena che conta per quasi 40 anni, senza però mai sparire dal cuore di ogni spettatore.
L’eredità de I Goonies non si è mai esaurita del tutto.
Oltre alle facce degli attori protagonisti ci sono quelli dei cattivi, la famigerata famiglia Fratelli, Agatha, Jake, Francis e, soprattutto, Sloth, il Goonie acquisito e simbolo di quel “mostro positivo”, che con una sola posa da Superman sta lì a ricordarci di quanto il nostro mondo ha bisogno dei freak e di come spesso e volentieri siano loro a riservare le sorprese più liete e il cuore più grande.
Tutti personaggi legati a filo doppio da un mondo straordinario, fatto di famiglia, amore, invenzioni genialoidi, trabocchetti, mappe di tesori nascosti, pirati senza scrupoli, capitani maledetti e velieri fantasma.
Crescere può essere una grande avventura
L’idea di legare le storie di formazione al cinema di avventura è una cosa che per lungo tempo ha riempito l’immaginario spielberghiano. Il cineasta, più o meno da E.T. – L’extraterrestre fino a Hook – Capitan Uncino, si è dedicato completamente a ridurre la distanza tra le due dimensioni arrivando fino alla fatidica frase pronunciata, appunto, dal Peter “Bunny” del compianto Robin Williams: “Vivere può essere una grande avventura”.
Ecco, diciamo che per I Goonies, crescere (rimanendo insieme) può essere una grande avventura. Loro sono la chiave dell’eternità della pellicola, dato che riescono a legare l’immaginario avventuroso a quello dell’underdogs che sconfigge i cattivi riuscendo a trovare il suo posto in un modo in cui gli adulti o i ragazzi più cool prendono le decisioni e ottengono ingiustamente premi e risultati che si meriterebbero altri. Pensate che nello slang americano, “goony” vuol dire proprio “sfigato”, dunque era tra i fondamenti del soggetto quello di partire con dei personaggi che avessero questa nomea, anche tra loro stessi.
L’idea di legare le storie di formazione al cinema di avventura è una cosa che per lungo tempo ha riempito l’immaginario spielberghiano.
Questo ha significato per la pellicola di Donner riuscire a sovvertire ogni tipo di stereotipo, trasformando coloro che di solito sono i perdenti nei vincitori della caccia al tesoro, legandoli tra l’altro ai pirati di Willy l’Orbo, figure scomparse ormai da secoli e che nell’immaginario popolare non sono quasi mai i buoi della situazione. Un eco di eternità in una pellicola che ha infatti sempre aspirato a riproporre la longevità e l’universalità delle favole e dei grandi romanzi di avventura.
I Goonies è una pellicola che è riuscita a cambiare la vita al cinema di una generazione intera di persone perché ha formato i loro gusti in materia di storie, divenendo parallelamente un film legato indissolubilmente ad una stagione della loro vita e quindi in grado di risettare il loro mondo anche in età più avanzate. Un riparo in mezzo alla tempesta che tante volte (specialmente in tempi come questi) ci vuole per risentirsi piccoli, risentirsi a casa e risentire che tutto è ancora possibile, anche se ci si sente ancora degli sfigati. Tutte cose che fa piacere condividere, sia con chi le ha vissute con noi la prima volta sia con chi vogliamo far entrare nel mondo dei goony.
I Goonies è al cinema il 4,5 e 6 dicembre 2023 in versione restaurata con Warner Bros.