Continua la celebrazione dello storico centenario Disney, che approda sul grande schermo con il 62esimo, attesissimo, classico della Casa di Topolino dal titolo incredibilmente significativo. Wish (qui la nostra recensione), in arrivo nelle sale italiane dal 21 dicembre con Walt Disney Pictures, è un film pensato in toto per ottemperare ad un onere di importanza storica che sarebbe stata in ogni caso più grande dei meriti (o demeriti) cinematografici.
Lo spirito scelto per muovere la pellicola di celebrazione della Storia della leggendaria casa di produzione di Burbank è quello di “raccogliere un retaggio” dal valore inestimabile con lo scopo di “consegnare il testimone” alle generazioni future. In armonia con questo intento è stata scelta una coppia di registi composta dal veterano Chris Buck (vincitore del Premio Oscar per Frozen – Il regno di Ghiaccio, ma già partecipe di successi come Tarzan, Red e Toby nemiciamici, La sirenetta e Pocahontas) e dall’esordiente alla regia, Faw Veerasunthorn (storyboardista di Moana, Zootopia e proprio Frozen e head of story di Raya e l’ultimo drago), rappresentati di correnti legate al passato e del futuro della Disney. Wish è un classico pensato con una prossemica che ha infatti i piedi dentro la tradizione e con lo sguardo rivolto verso l’orizzonte.
Lo spirito scelto per muovere la pellicola di celebrazione della Storia della leggendaria casa di produzione di Burbank è quello di “raccogliere un retaggio” dal valore inestimabile con lo scopo di “consegnare il testimone” alle generazioni future.
I due creativi, insieme ai produttori Peter Del Vecho e Juan Pablo Reyes Lancaster-Jones, e alle voci italiane del film, la cantante Gaia, Amadeus e Michele Riondino, hanno presenziato alla conferenza stampa di presentazione svoltasi a Roma il 17 novembre 2023, spiegando della genesi del film, dei mille significati che può assumere la parola “sogno” e di com’è entrare a far parte di un immaginario così importante come quello disneyano.
Un retaggio da consegnare nel segno dell’equilibrio
“Il progetto di Wish è iniziato circa cinque anni fa. Siamo tornati alle origini e ci siamo concentrati sulle storie Disney classiche che contrappongono il bene e il male. – racconta Buck – La parola chiave per noi è stata “equilibrio” tra linguaggio moderno e la tradizione della Storia Disney, che è anche la nostra Storia (io per esempio sono stato animatore per diversi anni). Volevamo fare in modo che lo spettatore riconoscesse i meccanismi classici dei film legati al passato del nostro universo, mischiandoli con le nuove tecnologie. La storia che volevamo doveva consentirci in primis questo.”
Non solo il lavoro sulla storia, ma anche quello sul luogo dove ambientarla è stata fondamentale nella concezione del film. Come ha affermato Veerasunthorn: “Abbiamo voluto ambientare la storia di Wish a Rosas, che è un regno magico nato per accogliere persone da tutte le parti del mondo, senza nessun tipo di distinzione, dove è possibile soddisfare i desideri di tutte le persone che vogliono viverci. Era però anche importante che fosse un luogo in qualche modo riconoscibile e reale, oltre che ad essere un crocevia metaforico tra tradizioni e luoghi. Abbiamo quindi deciso per un’isola situata nel Mediterraneo, un collegamento anche con l’attualità.”
Non solo il lavoro sulla storia, ma anche quello sul luogo dove ambientarla è stata fondamentale nella concezione del film.
“Asha è cresciuta lì – continua Veerasunthorn – è tutto ciò che conosce e infatti la ama e la vuole difendere ad ogni costo.”
Wish è una pellicola che riserva un grandissimo spazio ai riferimenti ai classici Disney, sia quelli storici sia quelli più recenti, come confermato anche dai due registi:
Abbiamo inserito tantissimi omaggi sia attraverso alcuni personaggi che attraverso la scelta di diverse atmosfere, rimandati a vecchi film della Disney come Pinocchio e Biancaneve, ma anche a tanti altri. A dir la verità vorremo che il pubblico si diverta a trovarli e riconoscerli tutti.
L’importanza dei sogni
Un passaggio molto significativo riguardo la natura di Wish è stato quello espresso da Buck quando ha parlato di un ribaltamento fondamentale da cui sono partiti:
Questo è un film che parla dell’importanza dei sogni e dei desideri di ognuno di noi e volevamo fortemente sfatare un falso mito legato ad essi. Ci hanno infatti sempre detto che esprimere a voce alta i desideri equivale a non realizzarli, anche quando il festeggiato soffia sulle candeline della sua torta di compleanno, la prima cosa che gli di dicono è “Esprimi un desiderio, ma non dirlo a nessuno!”. Ecco, noi invece vogliamo invitare tutti ad esprimere i propri desideri urlandoli, cantandoli, facendoli sapere al mondo.
L’importanza dei sogni è stato ovviamente un tema primario della presentazione, così come il coraggio di lottare per realizzarli. C’è chi li ha realizzati “lavorando alla Disney, una cosa che sognavo fin da quando frequentavo il liceo. – ha detto la regista Veerasunthorn – Non so bene come è successo, ma in un momento della mia giovinezza ho preso la mia vita in mano e ho lavorato sodo per poterlo fare e ora sono qua.”
L’importanza dei sogni è stato ovviamente un tema primario della presentazione, così come il coraggio di lottare per realizzarli.
La parola è poi passata ai doppiatori. Amadeus (doppiatore di Valentino) ha parlato “dell’importanza di sognare, soprattutto per i bambini e di farlo sempre sognando in grande, se si sogna 100 allora magari si realizza 50 o 60, ma se si sogna 20 allora si rischia di rimanere a bocca asciutta. Sarebbe un crimine non farlo perché non deve mai mancare una forma di romanticismo nell’idea del sogno, anche se dall’altra parte bisogna tenere presente sempre che bisogna lottare sempre per essi e armarsi di grande volontà.”
Gli ha fatto eco Michele Riondino (doppiatore di Magnifico), dicendo che: “I sogni aiutano a vivere. I sogni sono ciò che generano l’azione e il movimento per raggiungerli. Non si può sognare restando fermi in attesa. Credo molto nella funzione che l’utopia può assumere quando si tratta di trovare una motivazione per andare avanti.”
A chiudere ci ha pensato la cantante Gaia (doppiatrice della protagonista Asha): “Devo dire che un sogno, oltre che un grande onore e un grande regalo è stato quello di poter doppiare Asha, entrando in un mondo meraviglioso come quello della Disney. Con lei credo anche di avere qualcosa in comune. Asha è una ragazza tenace e determinata, che lotta per ciò che ritiene giusto e che non cede alle ingiustizie del mondo, capendo così l’importanza che rivestono i nostri sogni nella vita di tutti i giorni. Vivere credendo nei propri sogni – continua – è come vivere in uno stato di fede. La sensazione di crederci è la scintilla che crea la magia. Spero di vivere ogni giorno con un’attitudine di questo tipo, in armonia con le stelle e con il mio cuore.
Wish arriva nelle sale italiane il 21 dicembre con Walt Disney Pictures.