Dopo mesi di rumor ed indiscrezioni, è arrivata l’ufficialità: The Legend of Zelda diventerà un film. A confermarlo, tramite un post su X, è stato Shigeru Miyamoto, rivelando che ben presto le avventure di Link arriveranno sul grande schermo grazie ad un adattamento live-action.
Stando a quanto rivelato dalla grande N, a produrre la pellicola sarà Avi Arad con la sua compagnia Arad Productions, in collaborazione con Nintendo e con Miyamoto in veste di produttore speciale, esattamente come accaduto anche per Super Mario Bros. Il film. Mentre, alla regia ci sarà Wes Ball, autore della serie Maze Runner.
I have asked Avi-san to produce this film with me, and we have now officially started the development of the film with Nintendo itself heavily involved in the production. It will take time until its completion, but I hope you look forward to seeing it. [2]https://t.co/2H9lzzS5Pv
— 任天堂株式会社 (@Nintendo) November 7, 2023
Sebbene la notizia fosse nell’aria già da un po’, l’arrivo dei primi dettagli ha spinto i fan a chiedersi se questo progetto sarà effettivamente in grado di rievocare le atmosfere e l’impronta epica della celebre saga Nintendo. Del resto, riportare sul grande schermo la mitologia di The Legend of Zelda non è un impresa da poco e sicuramente la scelta di optare per un adattamento con attori in carne ed ossa resta, tra tutte, quella che genera più timori. Cerchiamo di capire il perché, tra dubbi e riflessioni.
Il film rischia di snaturare l’opera?
Inutile girarci intorno: l’annuncio dell’arrivo di un film live action basato su The Legend of Zelda ci ha letteralmente spiazzato, e non in senso positivo. Ci saremmo aspettati di tutto da Nintendo, ma forse non una scelta così ardita e sprezzante a tal punto da decidere di trasformare il celebre videogioco in un film con attori in carne ed ossa. Tale decisione, ovviamente, apre le porte a tutta una serie di scenari su cui occorre fare più di una riflessione.
Partiamo dal fatto che portare la storia di Link e Zelda al cinema significa non solo mettere in scena tutta la complessità del mondo di Hyrule con tutta la sua storia e i suoi miti, ma anche riuscire a rievocarne in maniera perfetta varietà ed atmosfere. Un’impresa non da poco, se pensiamo anche a quelli che sono i toni e l’estetica del racconto che riprende l’impronta delicata e bucolica tipica di un immaginario fiabesco senza tempo. Ma questo, in fondo, non è il reale problema: se pensiamo solo a cosa è riuscito a fare Peter Jackson nei primi anni 2000 con la sua trilogia del Signore degli Anelli, anche The Legend of Zelda potrebbe diventare, con le giuste accortezze e revisioni, un kolossal fantasy di grande spessore.
Il punto è che servono degli sforzi creativi non indifferenti per riuscire ad adattare un’opera del calibro di The Legend of Zelda in formato live action per riuscire a renderla un’esperienza che possa funzionare sul grande schermo, restando comunque fedele al materiale di partenza.
Quando si passa da un medium all’altro, bisogna effettuare un’operazione di revisione profonda a livello di linguaggio, storia, stile e caratterizzazione e guardando ad un’immaginario complesso e massiccio come Zelda, il timore (se non la certezza) è che si andrà incontro a tutta una serie di cambiamenti di peso che potrebbero portare ad un risultato deludente per la fan base e nel peggiore dei casi, a snaturare l’essenza stessa dell’opera. Pensiamo anche solo e semplicemente al fatto che molto probabilmente, se parliamo di adattamento live-action, quindi con attori in carne e ossa, Link, nella versione cinematografica del gioco, per la prima volta parlerà.
Il protagonista dunque andrà incontro ad un’inedita evoluzione e ad un cambiamento che potrebbe di fatto generare una frattura del legame attivo tra personaggio e giocatore con quest’ultimo che si ritroverà a non riconoscere i tratti iconici di un personaggio ormai più che familiare.
Quella del regista poi, resta un’altra scelta che desta perplessità. Wes Ball ha diretto la trilogia Maze Runner, oltre al film Il regno del Pianeta delle scimmie in arrivo il prossimo anno. Al di là della qualità dei primi tre film, che non sono stati ben accolti dalla critica, Ball resta una figura che non ha molta esperienza per arrivare a dirigere un progetto di tale portata. Ed il rischio di ritrovarsi tra le mani un’operazione complessa da portare avanti per quelle che sono le sue possibilità è alto, soprattutto se consideriamo anche la poca dimestichezza che ha con il genere fantasy.
Inoltre, stando a quanto riportato da Deadline, ad essere coinvolto nel progetto sarà anche lo sceneggiatore Derek Connoly, che ha lavorato agli ultimi tre Jurassic Park. Connoly, però, ha scritto anche la piacevole sceneggiatura di Detective Pikachu e dunque ha già un po’ di familiarità con i franchise Nintendo, anche se parliamo comunque di un’avventura di tutt’altro stampo. Comunque, sia anche stavolta, non parliamo di certo di un nome di spicco che potrebbe rivelarsi adatto per riuscire a confezionare una riscrittura efficace ed equilibrata della narrativa di Zelda.
In ogni caso, ricordiamoci sempre che ci fu molto scetticismo anche al tempo dell’annuncio del film di Super Mario con i fan preoccupati per il coinvolgimento di Illumination, la casa di produzione dei Minions, e per la scelta di alcuni membri del cast. Alla fine, però, il lungometraggio dedicato all’idraulico baffuto ci ha sorpreso più di quanto potessimo mai aspettarci. Succederà lo stesso anche con The Legend of Zelda? Difficile dirlo, per il momento possiamo solo sperare che le nostre paure non arrivino mai a concretizzarsi.
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