Da Another a Hell Girl, passando per Shiki e Ayakashi, il sempre più vasto mercato degli anime giapponese trabocca ormai di opere caratterizzate da tinte horror. Con l’imminente avvento della notte delle streghe, abbiamo selezionato una manciata di anime – sia recenti che un tantino più datati – che per un motivo o per un altro dovreste assolutamente recuperare (o quantomeno iniziare) in occasione di Halloween 2023.
Junji Ito: Collection & Junji Ito Maniac
La nostra selezione non poteva che aprirsi con le raccolte antologiche tratte dai manga di Junji Ito, fumettista e sceneggiatore nipponico considerato “il re dell’horror” che soltanto lo scorso anno ha vinto un Eisner Award. Autore, tra gli altri, di Tomie e Uzumaki, negli anni il mangaka ha realizzato una marea di storie brevi, disturbanti e grottesche, nonché in grado di terrorizzare lo spettatore e indurlo in un palpabile stato di disagio grazie alle atmosfere da brivido e alle azioni compiute da personaggi puntualmente rancorosi, immorali o profondamente malvagi.
Composta da 12 episodi e disponibile in Italia sulla piattaforma di streaming di Crunchyroll, una prima serie antologica intitolata “Junji Ito: Collection” e confezionata dallo Studio Deen (Maison Ikkoku, Ranma ½) aveva già scosso i fan del genere nel 2018, adattando sei storie da urlo e capaci di suscitare ansia e inadeguatezza. Evidentemente non soddisfatti, il maestro e Studio Deen hanno rincarato la dose soltanto lo scorso gennaio, quando “Junji Ito Maniac: Japanese Tales of the Macabre” – una serie di dodici episodi che adattano altre 20 storie brevi di Junji Ito – è approdata su Netflix per sfamare gli appassionati del macabro e del raccapricciante.
Kiseiju – L’ospite indesiderato
Nata dalle matite del geniale Hitoshi Iwaaki, quella di “Kiseiju – L’ospite indesiderato” è una delle storie più bizzarre e adrenaliniche che il sempreverde mondo degli anime abbia da offrire. Protagonista della vicenda è Shinichi Izumi, un diciassettenne che vive a Tokyo coi suoi genitori e che nelle prime battute del racconto si ritrova a convivere con un parassita alieno. Caratterizzati da sembianze non molto diverse da quelle dei vermi, l’alieno e i suoi simili invadono la Terra e, al fine di controllare il cervello umano, entrano nei corpi dei loro ospiti attraverso naso e orecchie. Poiché il nostro Shinichi è solito addormentarsi con gli auricolari, non solo il parassita non riesce a impossessarsi silenziosamente del ragazzo, ma avendolo svegliato si vede costretto a invadere il corpo della vittima scavando un piccolo foro nel suo braccio destro, per poi cercare di raggiungerne il cervello.
Seppur sconvolto dall’accaduto, il giovane Shinichi ne arresta comunque l’avanzata, utilizzando le cuffie del proprio smartphone al pari di un laccio emostatico. Come risultato, Shinichi e Migi (il nomignolo dato al parassita) conserveranno personalità e intelletti separati, ma dovendo condividere lo stesso corpo dovranno anzitutto imparare a convivere e successivamente lottare contro gli altri alieni per la propria sopravvivenza. Alternando battute spiritose a sequenze tipiche del genere splatter, Kiseiju – L’ospite indesiderato intrattiene e propone persino degli interessanti e mai banali spunti di riflessione sulla complessa (e talvolta contorta) natura umana.
Mieruko-chan
Serializzato sulle pagine di ComicWalker a partire dal novembre 2018, il manga di Mieruko-chan ha impiegato davvero poco a conquistare la simpatia dei lettori, tant’è che l’opera scritta e illustrata da Tomoki Izumi ha ricevuto una parziale trasposizione animata a cura dello studio Passione già nel corso del 2021. Protagonista di questa commedia horror è Miko Yotsuya, una studentessa come tante che di punto in bianco acquisisce però la capacità di vedere gli orribili fantasmi che si aggirano nel nostro mondo. Allo scopo di conservare la propria quotidianità, la fanciulla decide di ignorarli e si sforza di non reagire alle domande degli spiriti, che di giorno in giorno si fanno sempre più insistenti, molesti e agghiaccianti.
Anziché fuggire in lacrime o urlare per lo spavento, Miko cercherà di volta in volta delle scuse – sempre assurde e originali! – per allontanarsi dai fantasmi e fingere di non averli visti, cercando al contempo di proteggere l’amica Hana Yurikawa, una ghiottona caratterizzata da un’immensa aura vitale che inconsciamente attira a sé gli spiriti più terrificanti in circolazione. Mescolando sapientemente la componente horror alle tematiche degli slice of life, Mieruko-chan instilla una curiosità insaziabile nello spettatore, tenendolo incollato allo schermo e spingendolo a preoccuparsi per le sorti della sempre più sventurata Miko.
Highschool of the Dead
Tratto dall’omonimo manga di Daisuke Satō, che disgraziatamente è venuto a mancare nel 2017, lasciando di fatto l’opera senza un finale, Highschool of the Dead è un cocktail di generi unico e particolare. Ambientato nel 2010, l’intreccio ruota attorno a una pandemia scoppiata per le strade di Tokyo e che trasforma gli esseri umani in abominevoli zombi. I protagonisti della serie televisiva targata Madhouse sono Takashi Komuro, Rei Miyamoto e altri studenti Fujimi High School, che già a partire dalle battute iniziali del racconto si vedono costretti a fuggire dai contagiati e in alcuni casi ad uccidere gli amici ormai divenuti degli zombi.
Se inizialmente il tema portante della vicenda è appunto la sopravvivenza dei superstiti, che lontano dalla “prima linea” non esitano ad abbandonarsi al fanservice più frenato, col passare degli episodi il focus tende a spostarsi di tanto in tanto su tematiche più complesse, come ad esempio il collasso della società e il totale abbattimento dei codici morali che caratterizzano la nostra epoca. Essendo leggero e spassoso, oltre che breve, consigliamo questo anime tanto agli amanti degli splatter più violenti che agli estimatori dell’ecchi (termine usato nello slang per indicare opere a sfondo vagamente erotico, che tuttavia non sfociano mai nell’hentai vero e proprio).
Soul Eater
Conclude la nostra rassegna la trasposizione animata di Soul Eater, uno shonen per nulla spaventoso, che tuttavia ben si adatta ad Halloween grazie all’ambientazione e alle tematiche che lo contraddistinguono. Nel mondo immaginato da Atsushi Ōkubo dilaga il male e gli uomini, ormai in balia della follia, si abbandonano volutamente all’oscurità, commettendo crimini efferati e facendo inesorabilmente sprofondare il pianeta nel caos più totale. Per evitare che possa nascere un Kishin, ossia un essere demoniaco che si nutre di anime innocenti, il fondatore e gli insegnanti della Shibusen – una scuola di specializzazione per armi e maestri di Shinigami – addestrano i giovani nell’uso delle uniche armi in grado di tenere testa alle creature sovrannaturali che potrebbero dar vita a un Kishin.
Affinché la sua “arma”, Soul Eater Evans, diventi una vera e propria Death Scythe, vale a dire una falce degna di essere brandita dal sommo Shinigami, la “maestra d’armi” Maka Albarn deve raccogliere 99 anime umane e quella di una strega. Ovviamente non tutto andrà come sperato, e un singolo errore commesso ad un passo dall’obiettivo finale obbligherà i due protagonisti a ricominciare da capo la raccolta delle anime richieste! Tra combattimenti al cardiopalma, situazioni al limite dell’assurdo, una vena comica pronunciata ma non demenziale, Soul Eater è un anime estremamente esaltante e imprevedibile, dove tutto ruota attorno alla morte e alla pazzia.