Oltre 130 aziende di rilievo, tra cui giganti come Volvo Cars, Ikea, Unilever, Nestlé e AstraZeneca, hanno unito le loro voci in una lettera indirizzata ai leader mondiali, sottolineando la necessità di adottare un piano globale per l’eliminazione graduale dei combustibili fossili. Questo appello è emerso in un momento cruciale, poiché i prossimi negoziati internazionali sul clima si concentreranno su questo tema di primaria importanza.
L’obiettivo: azzerare le emissioni di gas serra
Le aziende firmatarie della lettera sono preoccupate per gli impatti sempre più evidenti dei cambiamenti climatici, che comportano costi significativi e impatti sugli eventi meteorologici estremi. Inoltre, riconoscono il loro ruolo importante nel trasmettere un segnale chiaro in merito al futuro dell’energia, che sta rapidamente spostandosi verso fonti rinnovabili e pulite. Questo sforzo collettivo è stato coordinato dalla We Mean Business Coalition, un’organizzazione che promuove l’obiettivo di azzerare le emissioni di gas serra.
Apple, Google e Amazon, non hanno sottoscritto l’appello
Le aziende firmatarie operano in una vasta gamma di settori, dalle bevande (Heineken) ai prodotti farmaceutici (Bayer), e dalle telecomunicazioni (Vodafone Group) all’industria tecnologica (eBay e Hewlett Packard Enterprise). È importante notare che alcune grandi aziende tecnologiche, come Apple, Google e Amazon, non hanno sottoscritto l’appello, evidenziando le sfide nel raggiungere un consenso su un accordo globale per l’abbandono dei combustibili fossili.
Definire politiche che accelerino l’adozione di fonti energetiche rinnovabili
La lettera sottolinea l’impegno delle aziende a “eliminare gradualmente l’uso dei combustibili fossili”. Tuttavia, riconoscono che questa transizione non può avvenire in modo efficace e sicuro da sole. Pertanto, chiedono ai leader mondiali di definire politiche che accelerino l’adozione di fonti energetiche rinnovabili. Questa iniziativa è particolarmente rilevante in vista della conferenza delle Nazioni Unite sul clima che avrà luogo a Dubai alla fine di novembre. Uno dei principali punti all’ordine del giorno di questo vertice è la possibilità che i Paesi giungano a un accordo internazionale per l’abbandono dei combustibili fossili. Mentre l’Accordo di Parigi del 2015 ha impegnato le nazioni a limitare l’aumento delle temperature globali, non ha affrontato in modo esplicito la questione dei combustibili fossili.
La preoccupazione degli ambientalisti
La lettera firmata dalle aziende chiede un’eliminazione graduale “senza interruzioni”, un termine che ha suscitato preoccupazioni tra gli ambientalisti poiché potrebbe consentire alle centrali elettriche e alle industrie di continuare a utilizzare carbone, petrolio e gas, purché siano associate a tecnologie di cattura delle emissioni di CO2, il cui effetto a grande scala è ancora in fase di validazione.