Il mondo dell’automobilismo videoludico ha subito negli anni un’evoluzione quasi romantica, e soprattutto dall’avvento delle console più “moderne”, uno dei nomi fautori di questa impennata di qualità è stato senza dubbio Forza Motorsport, che per anni ha portato alto il vessillo a giudizio praticamente unanime di miglior serie automobilistica dedicata alla simulazione. Col tempo tuttavia i titoli automobilistici hanno cominciato ad “ibridizzarsi”, convergendo, chi più chi meno, verso una zona centrale che unisce caratteristiche arcade a quelle della simulazione, dando vita ai giochi definiti “SimCade”. Questo tipo di contaminazione ha visto protagonista anche Forza Motorsport, ma in modo meno marcato rispetto ad altri simulativi (l’ibridizzazione ha infatti colpito soprattutto i titoli arcade, che si sono spinti verso la simulazione).
Con questo nuovo capitolo, Forza Motorsport perde la numerologia, come per segnare un nuovo punto di partenza per la serie, ma soprattutto per i giocatori. Si tratta di un passo importante, soprattutto all’interno di un panorama che vede ormai assottigliarsi fin troppo la superiorità rispetto ad altre serie, complice soprattutto l’aumento della qualità sul piano tecnico dei vari titoli automobilistici. I cambiamenti sono stati molti, e non tutti propriamente esaltanti, ma di qualità ce n’è a galloni. Procediamo per gradi, e analizziamo nel dettaglio cosa ci propone questo nuovo Forza Motorsport.
Partire dai fondamentali
Iniziare a giocare sarà per molti come tornare a casa dopo una breve vacanza, con i veterani che avranno bisogno solo di qualche giro di pista per riprendere familiarità con i controlli, mentre con i neofiti che avranno una vita beni più complicata, ma ci arriveremo. Non appena avvieremo Forza Motorsport, il gioco ci butterà nella mischia con un Tour di introduzione formato da 3 tracciati, dove guideremo altrettante auto di diversa categoria, un piccolo assaggio del gioco che ci farà da tutorial. Non solo però, in questi primi chilometri chi guida si renderà conto non solo dell’essenza di Motorsport, ma anche di quanti e quali aiuti desidererà avere attivi durante il gioco.
Come già detto infatti anche questo nuovo Forza Motorsport si avvale di un’ibridizzazione, che nonostante non sfoci nell’arcade, si fa ringraziare dai giocatori meno tecnici che potranno attivare decine di aiuti, dall’ABS, al rewind, all’aiuto in frenata o all’accelerazione, alla linea guida per imbeccare le traiettorie corrette, fino chiaramente a quelle dedicate alla difficoltà del gioco generale con le penalità, o alla competitività dell’IA dei Drivatar degli avversari. Detto questo, potreste spendere una decina di minuti buoni nel menù per calibrare l’esperienza migliore per voi, con annesso qualche tentativo direttamente in pista.
Non fatevi però ingannare, perché anche se sceglierete di ritagliarvi un assetto che vi garantisca una difficoltà nella media, potreste trovare pane per i vostri denti. La guida infatti tenderà in ogni caso ad essere molto realistica, e se siete dei novizi fallirete spesso nel trovare la giusta misura. Il rewind sarà quindi fondamentale per chi è agli inizi, e consentirà una sequela di try and error a oltranza. Nonostante ciò il feeling è gradevole pad alla mano, e anche se il meglio – e il peggio – arrivano con volante e pedaliera (molto dipende anche dalla postazione di cui disponete, ovviamente), potrete gustarvi la differenza tra le varie auto e le varie categorie già solo con il controller XBOX.
Anche l’acquisto e il potenziamento delle varie vetture sarà fondamentale, e se avrete il gusto e la pazienza di far salire di grado un’auto utilizzandola spesso e acquistando parti per migliorarla, sentirete una grandissima differenza anche nel modo in cui la guiderete, man mano che migliorerete caratteristiche come controllo, frenata accelerazione e così via. Se non siete giocatori a cui piace spendere troppo tempo nello scegliere l’assetto perfetto, potrete anche optare per l’utilizzo del potenziamento automatico, il cui risultato è sempre garantito.
Una carriera “spigolosa”
Vi abbiamo parlato solo del Tour introduttivo, in apertura, ma sappiate che la Modalità Carriera (chiamata in questo caso Builders Cup) dispone di ben 5 Tour, ognuno composto da 5 serie diverse, dove si varia di tracciati, categorie o temi. Insomma la carriera ci terrà discretamente impegnati, e cercherà di farci vivere a tutto tondo quello che ha da offrire Forza Motorsport in termini di tracciati e automobili. Questo sarà utile anche per guadagnare un bel gruzzoletto per modificare le nostre auto in tutto il loro splendore, e fare un bagaglio di esperienza non indifferente per le auto e per il Livello Pilota. Dove sta quindi il problema? Fondamentalmente, nella modalità.
Questi Tour, nonostante la loro varietà tematica, vanno a ripetere ciclicamente la stessa modalità, dove ogni tappa ci vedrà completare dei giri di prova obbligatori in una fase di prove libere, per poi passare alla gara vera e propria. Prima della gara saremo noi stessi a scegliere da che posizione sulla griglia di partenza partire, e più partiremo indietro, più saranno i crediti che guadagneremmo a fine gara se ci piazzeremo primi (guadagneremo anche in altre posizioni, ma ovviamente non il massimo). Morale della favola, è molto facile che tale ridondanza venga a noia, non solo per la mancanza di mordente per l’assenza delle qualifiche, quanto più per il fatto che le gare finiranno per diventare sempre e solo una scalata da una posizione “scomoda”, fino alla vetta (o dove riuscirete ad arrivare). Ad arricchire leggermente il tutto degli eventi a tempo, dei Tour che si sbloccano man mano nella categoria in primo piano.
Discorso totalmente opposto invece per la sfida che viene offerta online, che a quanto pare sembra essere il “core” dell’esperienza pensato dai ragazzi di Turn 10 Studios. La modalità multiplayer accompagna la carriera, la modalità Rivals e quella del multigiocatore in privato, ed è senza dubbio la parte più elettrizzante dell’intero pacchetto offerto da questo Forza Motorsport. In questa potremo prendere parte a delle gare sfidando giocatori da tutto il mondo, che avranno chiaramente uno stile di guida e uno spirito agguerrito molto più della “semplice” IA.
Facendo una somma di tutto, sembra proprio che al gioco manchi un guizzo di creatività, quel “qualcosa in più” che la serie riusciva periodicamente a portare sullo scaffale, e che soprattutto in questo periodo è vitale, data la qualità raggiunta ormai dai titoli competitor.
Tecnicamente splendido
Ciò che per fortuna non ci tradisce mai è l’aspetto tecnico del titolo che Turn 10 Studios è riuscito a confezionare. In Forza Motorsport non c’è una sezione che sembra aver fatto il suo compito a metà, partendo dall’incredibile resa grafica ai limiti del fotorealismo, fino ad arrivare alla minuzia con cui sono stati riprodotti gli agenti atmosferici e le conseguenza su tracciato e guida (il meteo dinamico è da brividi). Sontuoso il comparto audio, che al di là di una musica di sottofondo quanto meno anonima, ci regala l’eccellenza del rombo dei motori, degli effetti su pista e di qualsiasi altra cosa legata alle nostre vetture.
Piccola nota a margine riguarda proprio le auto, che essendo oltre 500 – e con blasoni da farci girare la testa – ci regaleranno praticamente una scelta illimitata, e incentiveranno i giocatori “alla caccia”, soprattutto coloro che amano avere intere collezioni di auto a portata di mano nel proprio garage. Ognuno dei vostri bolidi, una volta scelto, potrà essere ammirato in lungo e in largo, anche internamente, nel salone del menù principale, dando ancora una volta sfoggio di quanto siano minuziosi i particolari che sono stati inseriti.
La serie di Forza Motorsport ci ha abituati negli anni anche a un ottimo supporto post lancio, cosa che è avvenuta anche col filone più sbarazzino di Forza Horizon e i suoi milioni di utenti. Se il piano sarà confermato anche per questa iterazione, probabilmente i giocatori avranno di che gioire per molto tempo. Per accertarci di questo, tuttavia, dovremo aspettare.
Con Forza Motorsport i ragazzi di Turn 10 Studios hanno portato in casa dei giocatori un titolo simulativo, tendente al SimCade, che riesce a fare estremamente bene dal punto di vista della guida e del comparto tecnico. Purtroppo con l'avanzare della tecnologia e della qualità dei competitor, si fatica a trovare qualcosa di davvero innovativo o stimolante, come accadeva in passato. La sensazione è che sia mancato un guizzo creativo in grado di portare la serie a un livello più alto, un'occasione che anche la rimozione della numerologia avrebbe potuto giustificare in pieno. La modalità carriera è fine a sé stessa e consigliabile a piccole dosi per evitare la ridondanza, mentre il comparto online vi regalerà grandi gioie e sfide. Che vogliate giocare in uno o nell'altro modo, in ogni caso, avrete davanti un'esperienza degna del nome che porta.
- Il feeling alla guida è fantastico
- Una cura estetica maniacale
- Personalizzabile al punto giusto
- Il parco auto è da sogno
- Modalità Carriera utile per imparare, ma non colpisce affatto
- Manca un guizzo di creatività
- Si sente molto la differenza tra IA e giocatori reali