L’Ospedale San Raffaele ha inaugurato il primo “Bone Center” in Italia, un centro specializzato nella gestione dei pazienti affetti da osteoporosi, una patologia che comporta un aumento della fragilità ossea e che, a livello mondiale, causa una frattura ogni 3 secondi.

L’osteoporosi è spesso sottovalutata poiché colpisce prevalentemente le donne dopo la menopausa. Tuttavia, è una condizione clinica di grande importanza, associata a un rischio significativamente elevato di fratture ossee. Le fratture possono avere un impatto drammatico sulla qualità di vita dei pazienti e possono persino mettere a rischio la loro vita, specialmente se coinvolgono il femore.

Nonostante gli sforzi del Ministero della Salute per ridurre l’impatto clinico e sociale dell’osteoporosi, dopo 13 anni, gli obiettivi fissati nel 2010 non sono stati raggiunti. Le fratture del femore sono aumentate, l’80% delle persone che avevano subito una frattura del femore non è stato avviato alla terapia, e meno del 50% delle pazienti che iniziavano la terapia per l’osteoporosi la mantenevano.

Il professor Andrea Giustina, professore ordinario di Endocrinologia e Malattie del Metabolismo dell’Università Vita-Salute San Raffaele e direttore del Bone Center, afferma che è necessario un cambiamento nell’approccio alla gestione dell’osteoporosi. Per affrontare questa sfida, l’Ospedale San Raffaele ha istituito il “Bone Center”. Questo centro rappresenta il primo del suo genere in Italia ed è specializzato nella presa in carico dei pazienti con fragilità ossea.

Il “Bone Center” mira a unire le competenze di specialisti provenienti da varie discipline mediche dell’Ospedale San Raffaele per garantire una gestione completa dei pazienti. L’approccio multidisciplinare è fondamentale e coinvolge l’uso di strumenti diagnostici di ultima generazione. Questo consentirà di offrire ai pazienti un percorso definito e chiaro, compatibile con le esigenze del territorio e in grado di migliorare significativamente la qualità di vita dei pazienti affetti da osteoporosi.

Il concetto di rete è cruciale in questo contesto, poiché un approccio isolato non sarà efficace. Il coinvolgimento di numerose specialità mediche e il coordinamento tra di esse sono fondamentali per garantire una gestione a 360 gradi della patologia. Inoltre, la direzione dell’ospedale ha sostenuto il progetto del “Bone Center” poiché investire nella gestione dell’osteoporosi rappresenta un risparmio economico a lungo termine, considerando il costo delle fratture non trattate. La creazione di un centro di eccellenza per l’osteoporosi come il “Bone Center” rappresenta un passo importante nella lotta contro questa patologia.