“Living Carbon” l’azienda che crea piante geneticamente modificate per salvare il pianeta

L’idea di modificare geneticamente le piante per conferire loro abilità straordinarie può sembrare fantascientifica, ma è una realtà con cui gli scienziati stanno attivamente lavorando. L’obiettivo è creare “alberi e colture in grado di assorbire il carbonio“, modificate per migliorare la fotosintesi e stoccare il carbonio nelle radici, un’innovazione che potrebbe rimuovere milioni di tonnellate di CO2 dall’atmosfera.

Generare quattro milioni di alberi per ridurre le emissioni di CO2

L’azienda statunitense “Living Carbon”, specializzata in biotecnologie climatiche, è all’avanguardia in questo settore. La CEO e cofondatrice Maddie Hall ha sviluppato circa 100 linee di “alberi madre” con l’obiettivo di migliorarne la capacità di assorbire l’anidride carbonica. Le talee (frammenti di una pianta appositamente tagliate e sistemate nel terreno o nell’acqua per rigenerare un nuovo esemplare) degli alberi madre sono state utilizzate per raffinare le modifiche genetiche e in alcuni casi sono state trasferite nei vivai per una produzione su larga scala. Il team si propone di piantare circa quattro milioni di alberi entro la fine della primavera del 2024. Teoricamente, ciò potrebbe ridurre l’1,6% delle attuali emissioni globali di CO2.

L’ottimizzazione della fotosintesi

L’approccio di Living Carbon si basa sull’ottimizzazione della fotosintesi delle piante per garantire che assorbano più CO2 rispetto alle piante non modificate.  L’azienda ha già ottenuto risultati promettenti nei suoi esperimenti, con pioppi modificati che hanno aumentato la loro biomassa del 35-53%, equivalente alla rimozione di un ulteriore 17-27% di CO2 dall’aria. Living Carbon sta depositando nuovi brevetti e sta effettuando sperimentazioni sul campo con l’obiettivo di piantare 600 alberi presso l’Università dell’Oregon.

L’obiettivo è immagazzinare la CO2 a lungo termine

Nonostante gli entusiasmanti progressi, l’azienda sta ancora perfezionando l’approccio, come la capacità degli alberi di immagazzinare il carbonio a lungo termine, poiché gli alberi in decomposizione rilasciano CO2 nell’atmosfera. Ulteriori esperimenti riguardano la creazione di colture con radici più profonde e la produzione di un polimero ricco di carbonio chiamato suberina, elementi che potrebbero ridurre ulteriormente le emissioni di CO2.

Stabilizzare il 30% del carbonio atmosferico

Con l’obiettivo di sviluppare piante in grado di stabilizzare il 30% del carbonio atmosferico nel terreno, Living Carbon offre una soluzione promettente per combattere il cambiamento climatico. Tuttavia, è necessario un ampio sforzo e ulteriori ricerche per dimostrare l’efficacia di questa innovazione su larga scala.

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