La siccità record in Brasile ha colpito duramente il Rio delle Amazzoni, causando il livello d’acqua più basso mai registrato in oltre un secolo. Questo grande fiume sudamericano è stato fortemente influenzato dall’attuale crisi idrica che sta avendo gravi conseguenze sull’ecosistema e sulla vita di centinaia di migliaia di persone.
La siccità ha portato al rapido prosciugamento degli affluenti del Rio delle Amazzoni, comportando il blocco della navigazione fluviale e causando interruzioni nelle forniture di cibo e acqua nei villaggi più remoti. La città di Manaus, capitale dello Stato di Amazonas e la più popolosa della regione, si trova all’incrocio tra il Rio Negro e il Rio delle Amazzoni. Qui, il livello del fiume è sceso drasticamente, registrando 13,59 metri rispetto ai 17,60 metri dell’anno precedente.
Questa situazione rappresenta il livello più basso mai registrato dal 1902, superando il precedente minimo storico risalente al 2010. Secondo i dati dell’agenzia di protezione civile brasiliana, la siccità ha colpito 481.000 persone, il che ha portato le autorità a mobilitare l’assistenza sanitaria nelle aree colpite.
Le conseguenze della siccità sono state particolarmente evidenti nella regione amazzonica. Di recente, sono emerse immagini drammatiche della moria di delfini nel lago Tefé, probabilmente causata dalle elevate temperature dell’acqua. Inoltre, la città di Manaus è stata avvolta da una densa nube di fumo proveniente dai numerosi incendi che sono divampati nei primi giorni di ottobre nella foresta circostante, compresi quelli nell’area metropolitana. Questi roghi, in gran parte dolosi e alimentati dal clima secco, hanno reso l’aria irrespirabile.
L’attuale situazione evidenzia la gravità della crisi idrica nella regione amazzonica, con effetti devastanti sull’ecosistema, la vita delle persone e la salute pubblica. La lotta contro la siccità e gli incendi forestali rappresenta una sfida cruciale per il Brasile e il mondo intero, poiché l’Amazzonia è fondamentale per la salute del pianeta.