Un’affascinante scoperta è emersa nel cuore della Grande Barriera Corallina australiana, grazie al lavoro di tre scienziati australiani: Gerald R. Allen, Mark V. Erdmann e Christine L. Dudgeon. Questi ricercatori hanno presentato una nuova specie di pesce, chiamata Tomiyamichthys elliotensis, che condivide una relazione simbiotica con i gamberetti. Questo insolito pesce è stato battezzato “ghiozzo dei gamberetti di Lady Elliot” in onore della sua località di scoperta, l’isola Lady Elliot, situata all’estremità meridionale della Grande Barriera Corallina. Ma è probabile che questa specie possa essere presente anche in altre aree, come il Bunker Reef, situato vicino all’arcipelago del Capricorno.
Questi ghiozzi dei gamberetti del genere Tomiyamichthys sono tipici dell’Indo Pacifico e si trovano nelle acque poco profonde vicino ai margini delle barriere coralline. Ciò che li rende così speciali è la loro relazione simbiotica con i gamberetti alfeidi. Mentre i pesci fungono da vedette per i gamberetti, questi ultimi costruiscono e mantengono pulita la tana in cui convivono. In caso di pericolo, i ghiozzi comunicano con i gamberetti attraverso segnali prestabiliti, consentendo a entrambi di nascondersi sotto la sabbia.
Tomiyamichthys elliotensis è la 19ª specie del genere e presenta caratteristiche affascinanti, come una prima pinna dorsale a forma di vela e grandi occhi laterali con cui esplora l’ambiente in cerca dei suoi amici gamberetti. La scoperta di questa nuova specie è stata un evento raro, poiché trovare nuove specie di pesci in un ecosistema così studiato come la Grande Barriera Corallina è diventato un’esperienza unica. Il dottor Mark Erdmann ha attribuito questa rarità al fatto che spesso gli subacquei trascurano questi piccoli pesci dai comportamenti criptici. Tuttavia, ha sottolineato che, osservandoli da vicino, rivelano una bellezza sottile che spesso è paragonabile a quella dei loro cugini più vistosi, come i pesci farfalla e i pesci pappagallo.
La scoperta del ghiozzo dei gamberetti di Lady Elliot è un importante contributo al progetto di conservazione della Grande Barriera Corallina chiamato “Leaf to Reef”, finanziato dal governo australiano e da entità accademiche. Questo contributo è rilevante non solo per la biodiversità della barriera corallina ma anche come fonte di cibo per pesci più grandi, dimostrando ancora una volta l’importanza di proteggere questi ecosistemi unici.