Viviamo in un’era in cui la stampa tridimensionale sta trasformando ogni aspetto della nostra vita quotidiana, compresa la medicina. Un recente e sorprendente sviluppo ci porta verso il futuro della guarigione delle ferite: la pelle biostampata. Gli studiosi del Wake Forest Institute for Regenerative Medicine hanno raggiunto un traguardo epocale creando uno straordinario tessuto cutaneo, una soluzione innovativa per trattare ferite gravi come ustioni e lacerazioni profonde.

Un Futuro Rivoluzionario per la guarigione delle ferite

Secondo quanto riportato da Interesting Engineering, questa pelle biostampata è stata testata su suini con ferite gravi, dimostrando una promettente efficacia che presto sarà sperimentata su pazienti umani. L’aspetto rivoluzionario della pelle biostampata risiede nella sua capacità di replicare fedelmente tutti e tre gli strati fondamentali della pelle umana: l’ipoderma, l’epidermide e il derma. Questo livello di precisione apre la strada a una guarigione più efficace e accelerata delle ferite. Attualmente, negli Stati Uniti, migliaia di persone richiedono cure per tali ferite ogni anno, con costi sanitari che ammontano a miliardi di dollari. La pelle biostampata si presenta come una soluzione più versatile e accessibile rispetto agli innesti tradizionali.

Il processo di creazione

Il procedimento di creazione di questa pelle innovativa coinvolge l’isolamento di sei tipi di cellule dal paziente, che vengono poi coltivate e combinate con un bioink idrogel a base di fibrinogeno. Il risultato è un costrutto di pelle biomimetica a tre strati, simile alla pelle umana. Questa tecnologia, testata con successo sui suini, ha dimostrato una migliore chiusura delle ferite e una rigenerazione significativa della pelle.

L’impatto potenziale della pelle biostampata non si limita alla sua capacità di guarire ferite gravi

Elimina anche le restrizioni legate agli innesti di pelle autologa (quando il donatore e il ricevente del tessuto cutaneo sono la stessa persona), per la produzione “su misura”. Utilizzando le cellule del paziente, i medici possono generare quantità significative di pelle biostampata in laboratorio, offrendo una soluzione adatta a pazienti con scarse risorse di pelle disponibili per gli innesti.