Il Telescopio Spaziale James Webb (JWST) ha recentemente svelato immagini sorprendenti della Nebulosa di Orione, situata a oltre 1.300 anni luce dalla Terra. Queste immagini hanno rivelato la presenza di corpi celesti che sfidano le teorie astronomiche conosciute. Questi oggetti, chiamati “Oggetti Binari di Massa Giove” o JuMBO, presentano caratteristiche mai riscontrate prima.
I JuMBO sono corpi celesti troppo piccoli per essere considerati stelle, con masse comprese tra 0,6 e 13 volte quella di Giove. Ciò che li rende unici è che sembrano vagare nello spazio anziché orbitare attorno a una stella, e si presentano in coppia. Questa caratteristica unica sfida alcune teorie astronomiche fondamentali e apre la possibilità di una nuova categoria astronomica.
Il telescopio spaziale Webb ha superato i suoi predecessori, tra cui l’Hubble, grazie alle sue straordinarie capacità di risoluzione e sensibilità nell’infrarosso. Gli scienziati hanno individuato circa 40 di queste coppie di oggetti, che hanno un’età di circa 1 milione di anni e richiedono ulteriori studi approfonditi. Tuttavia, le condizioni atmosferiche dei JuMBO, con la presenza di vapore e metano, rendono impossibile lo sviluppo di vita aliena, con temperature superficiali che raggiungono i 1.000 gradi centigradi.
Quanto alla loro origine, gli scienziati hanno formulato diverse ipotesi. Una possibilità è che si siano formati in regioni della nebulosa in cui la densità di materiale non era sufficiente per creare una stella. Altre teorie suggeriscono che potrebbero essere stati inizialmente formati attorno a stelle e successivamente espulsi nello spazio interstellare. Tuttavia, la sfida principale per gli astronomi è che secondo le teorie attuali sulla formazione di pianeti e stelle, i JuMBO non dovrebbero esistere. La fisica dei gas suggerisce che la formazione di oggetti con la massa di Giove dovrebbe essere impossibile, e la domanda su come questi oggetti possano essere espulsi insieme rimane senza risposta.